Roma (Italia). È una festa di colori e di gioia, la 1a Giornata Mondiale dei Bambini, svoltasi a Roma il 25 e il 26 maggio 2024, annunciata da Papa Francesco all’Angelus dell’Immacolata, l’8 dicembre 2023: “L’iniziativa, patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, risponde alla domanda: che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo? Come Gesù, vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro”. Nel Messaggio in preparazione, il Santo Padre si rivolge a ciascun bambino – perché «sei prezioso» agli occhi di Dio (Is 43,4) – e al tempo stesso a tutti: tutti voi, bambine e bambini, gioia dei vostri genitori e delle vostre famiglie, siete anche gioia dell’umanità e della Chiesa, in cui ciascuno è come un anello di una lunghissima catena, che va dal passato al futuro e che copre tutta la terra.
Nella mattinata di sabato 25 maggio c’è già movimento al Children’s Village, presso il Foro italico, dove iniziano ad arrivare i primi gruppi e i bambini/e sono subito impegnati in attività negli stand di movimenti e associazioni. Come volontarie dell’OIEC (Office International de l’Enseignement catholique), sono presenti anche suor Ivone Goulart, suor Chanda Nsofwa e suor Herlinda Palomino, collaboratrici dell’Ambito per la Pastorale Giovanile dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nel pomeriggio, l’imponente Stadio Olimpico presto si trasforma in un’unica armonia di allegria, musica e colori dei cappellini, magliette, striscioni, bandiere delle 50 mila persone – bambini, bambine, genitori, accompagnatori – provenienti da 101 Paesi del mondo.
L’ingresso delle bandiere, sulle note del canto “We are the world” eseguito dal Piccolo Coro dell’Antoniano, apre il pomeriggio condotto dal presentatore italiano Carlo Conti, che dà la parola al Prefetto del Dicastero, Mons. José Tolentino de Mendonça: “’Ecco, io faccio nuove tutte le cose’: è questo il motto biblico scelto da Papa Francesco per illustrare la 1a GMB che sta iniziando e che speriamo fortemente diventi una festa di pace, una grande celebrazione di fraternità, capace di illuminare il mondo di speranza”.
Vivace e dinamica, per coinvolgere e divertire i giovani spettatori, è l’animazione: testimonianze, esibizioni di cantanti e attori famosi, tra cui Lino Banfi, il “nonno d’Italia”, appelli per la pace e per l’ambiente, una piccola partita di calcio tra i bambini e i grandi dello sport, con il calcio d’inizio dato dal Papa.
Il momento più atteso è senz’altro l’arrivo del Santo Padre con la “papamobile”, attorniato da giovani passeggeri. Scendendo prende posto accanto alla “croce della Gioia” realizzata da Mimmo Paladino, alta 4 metri e decorata con elementi colorati della storia e cultura cristiana e con allusioni fiabesche. A fianco il Papa, ha un grande cesto di caramelle che, come un vero nonno, dispensa a manciate ai bambini che si avvicinano per saluti e domande.
“Care bambine, cari bambini, ragazzi e ragazze! Ci siamo! È iniziata l’avventura della GMB, la Giornata Mondiale dei Bambini. Ci siamo radunati qui allo Stadio Olimpico, per dare il “calcio d’inizio” a un movimento di bambine e bambini che vogliono costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli, un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda. “Bello mondo”, dice il vostro canto. Grazie di questo! In voi, bambini, tutto parla di vita, di futuro!”.
Padre Enzo Fortunato, frate minore conventuale incaricato dell’organizzazione dell’evento introduce i primi interventi e le domande dei bambini. “È vero che la pace è sempre possibile?” chiede Jeronimo della Colombia. Il Papa coinvolge, anima e invita ciascuno/a a fare un semplice gesto di pace stringendo la mano del vicino. E ancora: “che cosa possiamo fare noi bambini per rendere migliore il mondo?”, è la domanda di Lia Marise del Burundi; “come si fa ad amare tutti, tutti, tutti?”, chiede Riccardo, un bimbo rom da Scampia, Napoli.. Una bambina dall’Indonesia chiede: “se tu potessi fare un miracolo, quale sceglieresti?” e Papa Francesco risponde: “È facile: che tutti i bambini abbiano il necessario per vivere, per mangiare, per giocare, per andare a scuola. Questo è il miracolo che a me piacerebbe fare… Che tutti i bambini siano felici. Preghiamo il Signore perché Lui faccia questo miracolo”. (Testo, video, foto)
L’indomani, in una Piazza San Pietro gremita e assolata, la festa continua con la Celebrazione Eucaristica nella Solennità della Santissima Trinità. Il Papa si dimostra un vero catechista, coinvolgendo i bambini i domande e risposte sulle verità di fede, in particolare sulla Trinità, che fa ripetere più volte e cerca di rendere loro vicine: crediamo in Dio che è “Padre, Figlio e Spirito Santo”. Il Padre che ci ha creato, Gesù che ci ha salvato e lo Spirito Santo è quello che ci accompagna nella vita. (Testo, video, foto)
Terminata la Santa Messa, e dopo l’Angelus, un gruppo di bambini si siede intorno a lui per ascoltare il monologo di Roberto Benigni, attore italiano che, con la sua ironia e vivacità, cattura l’attenzione di grandi e bambini e, tra tanti pensieri, dice: “Siamo tutti tornati piccoli insieme a voi. È la prima festa dei bambini di tutto il mondo che sia pensata. E a chi è venuto in mente? A Papa Francesco. Eppure dovrebbe essere nostro dovere fare di ogni giorno una festa per i bambini. Io non ho mai visto tanti bambini insieme nella mia vita! (…) Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. Costruite un mondo migliore. Voi fatelo diventare più bello che noi non ci siamo riusciti. Il mondo ha bisogno di essere bello. E voi potete portare il vostro piccolo contributo verso il bene”.
Alla Prima GMB erano presenti anche diversi gruppi provenienti dalle scuole e dalle realtà delle Figlie di Maria Ausiliatrice, tra cui i bambini/e dell’Istituto Maria Ausiliatrice (IMA) di Lecco. Ecco la loro voce:
“Vedere il Papa è stata un’esperienza unica: tanti pensieri frullavano nella mia testa, ma nessuno era forte come quello. Le sue parole erano molto simili a quelle di una sola persona, ma non una persona qualunque, a quelle di Gesù. Con la sua dolcezza e la sua delicatezza esprimeva le sue parole e le preghiere in modo diverso, come una torta con un ingrediente in più, qualcosa di più e quella cosa è di sicuro molto speciale, data in dono dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo: la Pace”. (Luca)
“È stata un’esperienza indimenticabile: essere presente a un incontro dal vivo con il Papa è stata un’emozione che mai dimenticherò”. (Mikela)
“Mi sono divertito un sacco, soprattutto all’Olimpico con tutti i cantanti e la partita, e a San Pietro quando è passato il Papa: la sua gioia è entrata pure nel mio cuore”. (Achille)
“A San Pietro è stato bello avere il Papa a pochi passi”. (Giovanni)
“La cosa che mi è piaciuta è il Vaticano, perché è uno stato dove è racchiuso il bene mondiale”. (Filippo)