Valdobbiadene (Italia). Dal 6 e all’8 settembre 2024, nell’elegante cornice della Villa dei Cedri di Valdobbiadene, Treviso, si è tenuta la IV edizione del Festival Nazionale dell’innovazione scolastica, una manifestazione che ha come obiettivo la condivisione tra diverse realtà scolastiche di esperienze didattiche innovative, in un’ottica di valorizzazione e diffusione.

“Muovere il corpo e la mente: sport, creatività e socialità” era il tema di questa edizione, con la finalità di valorizzare le esperienze didattiche che si propongono di far sì che la scuola sia un ambiente che tende a sviluppare tutte le dimensioni umane; un ambiente educativo che valorizzi, insieme alla mente, il corpo, le mani, i gesti, l’immaginazione e la dimensione sociale.

Tra le scuole selezionate, tra le oltre 100 candidature pervenute, l’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, dell’Ispettoria lombarda Sacra Famiglia (ILO), ha partecipato con la rappresentanza della Coordinatrice delle attività educative e didattiche (AED), suor Laura Agostani, FMA, e i Docenti della Scuola Secondaria di 1° e 2° grado, Alessandra Sala, Michelle Crippa, Laura Arrigoni, Marisa Gottifredi, Xenia Marinoni e Alessio Dossi.

Il progetto presentato dalle Prof.sse Sala e Crippa aveva per titolo “Le trame del guazzabuglio”, realizzato con le classi seconde della Secondaria di 2° grado. L’idea era quella di un teatro diffuso per la città di Lecco, sui luoghi manzoniani, con la finalità di valorizzare le capacità degli studenti, mettendoli di fronte all’analisi e alla rappresentazione del celebre romanzo “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni: un modo sicuramente immersivo per cogliere il valore, ancora oggi, di questa grande e importante opera.

L’occasione del festival è stata, soprattutto, un’opportunità di confronto e di relazione, permettendo ai/alle partecipanti di riflettere insieme, prima ancora che sulle buone pratiche, sul senso stesso dell’innovazione: aspetto quanto mai necessario in presenza di un mondo in continuo divenire in cui i ragazzi si trovano immersi e a cui la scuola deve saper necessariamente dare le giuste risposte per rimanere solido punto di riferimento del processo educativo.

A tal proposito, nei Seminari introduttivo e conclusivo, sono intervenute personalità della scuola come Angela Colmellere, Delegata del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Roberto Ricci, Presidente dell’Invalsi, Andrea Toselli AD di PwC Italia, una rete multinazionale di imprese di servizi professionali, Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Luigi Ballerini, scrittore, e Alessia Rosa, prima ricercatrice presso l’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa Indire.

Apparentemente legato allo sport, il tema annuale aveva l’intento di valorizzare tutte le esperienze didattiche che, muovendosi in un’ottica interdisciplinare, favoriscono negli allievi una crescita psicofisica equilibrata. È stata dunque una buona opportunità per riflettere su alcuni principi fondamentali, affinché l’innovazione non sia solo il “fare qualcosa di nuovo”, fine a se stesso; al contrario, l’innovazione nasce nella misura in cui si mantiene un’osservazione attenta sui bisogni reali di bambini/e e giovani, al fine di cogliere le esigenze concrete a cui dare risposta per poi, successivamente, costruire di conseguenza una didattica coinvolgente, una didattica che catturi non solo lo studente, ma anche la sua umanità a tutto tondo.

Il festival ha costituito inoltre una buona occasione per condividere alcune iniziative che sono state in grado, dentro il contesto del territorio in cui le scuole operano, di leggere la realtà locale e proporre iniziative didattiche che sapessero guardare avanti.

Numerose sono state le progettualità significative da questo punto di vista: chi ha scelto di aprirsi al territorio spingendo su lezioni che prendessero vita nell’ambiente e nella natura circostante alla scuola (Trento); altri che hanno scommesso su laboratori orchestrali con l’obiettivo di aumentare la motivazione, l’autonomia di gestione e l’autoregolazione degli studenti (Piacenza). Altri che, per rispondere alle sempre maggiori difficoltà di mantenimento dell’attenzione, hanno introdotto 1 km al giorno di camminata da fare nel contesto scolastico come occasione di distensione, riduzione dell’ansia e, di conseguenza, maggiore presenza mentale durante le successive ore in classe (Vittorio Veneto).

Al termine dell’evento è stato lanciato il tema per il prossimo anno: “Promuovere e valutare le non-cognitive skills”. Sul sito web del festival è possibile trovare tutte le informazioni e tutti i video degli eventi di questa edizione e delle precedenti.

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