(Bologna, 3-5 gennaio 2019).
“Cos’è per te la dimensione del servizio nella missione salesiana?”
“Ehm…” abbassi lo sguardo e speri di non essere intercettata immediatamente, mentre il tuo pensiero scava nei mille file attinenti e tenta di trovare una risposta intelligente. È iniziato così il mio 2019, insieme alle altre ragazze del GrGio Emilia- Romagna, nella comunità FMA di Corticella, a Bologna.
Non vi preoccupate, non abbiamo fatto scena muta! Non ricordo bene le svariate risposte, ma la più bella e vera di tutte l’abbiamo avuta sotto i nostri occhi per tre giorni! Cos’ha fatto la casa di Corticella in questi giorni di vacanza? La risposta è stata semplice: ha fatto Casa! Eh sì, come succede anche a casa nostra, durante le feste il campanello suona a tutte le ore, si ha voglia di stare insieme, con le persone a cui si vuol bene. Così ci siamo ritrovate ad organizzare un pomeriggio di giochi e a bere della cioccolata calda con i ragazzi dell’oratorio, a conoscere gli educatori, gli animatori e le suore che abitano la casa. Abbiamo conosciuto una famiglia con un cuore salesiano che non va mai in vacanza e che testimonia nelle parole e nei gesti la bellezza di una vita tutta spesa al servizio dei giovani, nello studio, nel lavoro, nel gioco.
Il nostro incontro ha visto anche un rapido passaggio alla Casa della Carità di Corticella, con la partecipazione alla Messa e alla colazione insieme agli ospiti, un’opera in cui il servizio è rivolto a persone sole che vivono in condizioni di disabilità e che trovano nelle suore e nei volontari che si prendono cura di loro una vera e propria famiglia.
Al termine di questa esperienza, direi che sono stati giorni pieni di semplicità, accompagnati dalla preghiera e dalle testimonianze di tante vite messe con grande gioia al servizio degli altri. E noi, come sempre, ci siamo sentite a casa.
“Maestro, dove abiti?” “Venite e vedrete” Gv 1,36-39
Valentina
