Cumbayá (Ecuador). Dall’8 al 12 agosto 2018, presso la Casa di Spiritualità “Maria Ausiliatrice” in Ecuador si svolge la Verifica Triennale della Conferenza Interispettoriale delle Nazioni Bolivariane (CINAB).
L’ obiettivo della Verifica Triennale è: “Valutare, ringraziare e celebrare il percorso post capitolare e suggerire i temi per il Capitolo generale XXIV”. Partecipano alla Verifica Madre Yvonne Reungoat, Superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice insieme a 4 Consigliere generali Suor Silvia Boullosa, Suor Maria Luisa Miranda, Suor Marija Pece, Suor Maria Nieves, le Ispettrici e delegate/i FMA, laici e giovani delle Ispettorie della CINAB: Bolivia Nuestra Señora de la Paz, Colombia: Bogotá N.S. del Rosario di Chiquinquirá, Bogotá N.S. della Neve, Medellín “Maria Ausiliatrice“, Medellín S. Maria Mazzarello, Ecuador Sacro Cuore, Perù Santa Rosa da Lima e Venezuela S. Giovanni Bosco.
“La valutazione triennale è un’opportunità che l’Istituto offre a ravvivare la coscienza della nostra identità carismatica, ri-leggere ciò che ha vissuto alla luce della Parola di Dio e le sfide di oggi e ci progetto con nuova speranza per il futuro. La valutazione è per tutti noi un’esperienza significativa per vedere ancora una volta l’impatto che il grande slogan ha su di noi e sulle comunità: “Ampliare la visione di essere con i giovani missionari di speranza e gioia” (CG XXIII).
La giornata dell’8 agosto è iniziata con la preghiera del mattino, animata dall’Ispettoria del Perù e con l’Eucaristia, presieduta dall’Ispettore don Francisco Sánchez, SDB che nel suo messaggio ha invitato a bere al pozzo che non si consuma, a ritornare a Gesù, a mettere al centro la sua persona, il suo messaggio. All’apertura della Verifica, Suor Beatriz Navarro, Presidente della CINAB ha presentato la sintesi delle realtà di ogni paese e la risposta data dall’Istituto all’interno della Chiesa. Poi si è passati alla presentazione creativa di ciascuna Ispettoria e dei suoi delegati. Madre Yvonne Reungoat, Madre generale, a conclusione ha sottolineato l’importanza del senso dell’unità e dell’incontro che rafforza la fedeltà carismatica.
A metà mattina, i partecipanti sono stati sollecitati a vivere l’esperienza della verifica nello stile della partecipazione, collaborazione e inclusività. Successivamente, Suor Janet Aguirre, ha guidato la riflessione sul passo biblico della donna samaritana con il metodo della Lectio Divina, puntando alla conversione pastorale.
Il lavoro nel pomeriggio, è iniziato con le parole della Madre che ha messo in evidenza l’essere una grande famiglia interculturale, unite dalla stessa volontà, di valutare nello spirito salesiano il cammino dei tre anni del CG XXIII, per comprendere cosa succede nella vita, perché ciò che si fa non prende vita… “Ci lasciamo interpellare da Gesù al pozzo. Il primo incontro che ci trasforma è il rapporto con Gesù, da lì nascono tutti gli incontri. Lasciamoci trovare da Lui, lasciandoci accogliere da Lui; diamo il benvenuto al suo sguardo d’amore pieno di energia; riempiamo il cuore, per essere sempre più simili a Lui. Gesù ha scelto per noi il percorso dell’incarnazione per essere un segno visibile e credibile, un segno che attira, che è contagioso. Viviamo in un mondo attraversato da continue sfide: la sfiducia nelle Istituzioni, la mancanza di fedeltà alle promesse fatte, la sfiducia nelle persone, il fenomeno migratorio. Il mondo cambia costantemente e nessuno può fermarlo …”, ha aggiunto.
Il primo lavoro di gruppo ha focalizzato l’attenzione sulla prima scelta di conversione pastorale “trasformate dall’incontro” e alla luce della parola della Madre i partecipanti si sono ritrovati in otto gruppi per la risonanza e condivisione dell’esperienza. E’ seguita la riflessione del Vescovo Andrés Carrascosa, Nunzio Apostolico in Ecuador, che ha rivolto ai partecipanti un messaggio per la vita consacrata.
L’Ispettoria “Santa Maria Mazzarello”, alla buona notte, ha condiviso l’esperienza dell’animazione vocazionale, una proposta che risponde alla convinzione della dimensione vocazionale intrinseca a tutto il processo di educazione come progetto di formazione.
Che Maria, accompagni e ispiri ogni partecipante ad “Allargare lo sguardo per essere con i giovani missionari/e di speranza e di gioia”.
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