Emergenza terremoto in Myanmar

Myanmar. Il 28 marzo 2025, alle ore 12:50 (6:50 ora italiana), un violento terremoto di magnitudo 7.7 – seguito da una seconda scossa, 12 minuti dopo, di 6.4 – ha colpito il Myanmar, con epicentro nella regione di Mandalay, città devastata dai crolli di ponti ed edifici che hanno provocato vittime, feriti e dispersi sotto le macerie.

Il sisma si è ripercosso anche sui Paesi limitrofi, in particolare sulla Thailandia, da dove immagini e video impressionanti del crollo di un grattacielo di 30 piani in costruzione a Bangkok si sono subito diffuse sui social.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice sono presenti nella regione dell’epicentro a Chantagone, Anisakan e Pyin Oo Lwin.

Le Ispettrici dell’Ispettoria Maria Nostro Aiuto (CMY) di Cambogia e Myanmar e Santa Maria Mazzarello (THA) della Thailandia si sono messe subito in contatto con la Superiora Generale, Madre Chiara Cazzuola, per informarla che tutte le suore stanno bene.

Tuttavia, gli edifici dove risiedono le Comunità, con le opere, hanno registrato ingenti danni, in particolare la Comunità Beata Laura Vicuña di Chantagone, da cui scrivono:

“I muri del complesso sono crollati e anche l’edificio a due piani dove si trova il Centro di Formazione Professionale di informatica e contabilità è stato colpito. I soffitti sono crollati e in quel momento circa 5 ragazze si trovavano in casa mentre suor Mary, una sorella anziana, accompagnata da suor Rosalyne, era alla clinica per alcune cure mediche. La Direttrice, suor Elizabeth, e altre due giovani sorelle erano a un seminario in un’altra comunità. Sono tornate subito dopo aver appreso la notizia.

Come si può vedere nelle foto, le stanze sono distrutte e non si può dormire in quell’edificio. Tutte le linee elettriche sono state interrotte, quindi non c’è elettricità, si deve risparmiare per usare il telefono e il carico di dati internet è molto lento.

Le suore e le ragazze questa stanotte dormiranno nell’edificio della scuola materna che ha solo il piano terra e ha i muri abbastanza solidi. Anche le case del villaggio di Chanthargone sono andate distrutte. Vi ringraziamo per la vostra preoccupazione e per le preghiere per le nostre sorelle”.

Le sorelle hanno riferito che anche la Comunità di Santa Maria D. Mazzarello di Anisakan è stata colpita e i muri della Casa sono pieni di crepe.

La Santa Sede ha inviato un telegramma da parte del Santo Padre, a firma del segretario di Stato Parolin, alle autorità civili ed ecclesiastiche dei Paesi asiatici:

“Profondamente rattristato per la perdita di vite umane e per la diffusa devastazione causata dal terremoto nel sud-est asiatico, specialmente in Myanmar e in Thailandia, Sua Santità Papa Francesco offre sentite preghiere per le anime dei defunti e l’assicurazione della sua vicinanza spirituale a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia. Sua Santità prega inoltre che il personale di emergenza sia sostenuto nella cura dei feriti e degli sfollati dai doni divini della fortezza e della perseveranza”.

Le città del Myanmar più colpite sono Mandalay, Saigaing e Naypyidaw e le autorità hanno disposto lo stato di emergenza, con la richiesta di sostegno internazionale per le operazioni di soccorso. A poche ore di distanza dalla catastrofe, non è ancora possibile definire il bilancio delle vittime e dei feriti, ma certamente sono migliaia gli sfollati, che non possono dormire nelle abitazioni pericolanti, con i pavimenti coperti di calcinacci.

L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice offre sostegno concreto alla popolazione e conta sulla generosità e la solidarietà di tutti. È possibile inviare contributi e offerte nelle modalità indicate sul Sito web dell’Istituto FMA, designando nella causale Emergenza terremoto Myanmar.

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