Roma (Italia). Il 5 dicembre 2024, dopo la solenne Apertura del Triennio in preparazione al 150° della prima Spedizione missionaria, avvenuta il 14 novembre 2024, si tiene il 2° appuntamento dei Giovedì Salesiani all’Auxilium in presenza e online – su temi di pedagogia, spiritualità e storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, proposta dal Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma.

“Don Bosco e Madre Mazzarello: alla radice della spiritualità missionaria salesiana” è il tema che sarà approfondito da suor Piera Cavaglià, Figlia di Maria Ausiliatrice, già Segretaria generale dell’Istituto FMA e docente emerita presso la Facoltà «Auxilium».

L’Istituto delle FMA sorge nel periodo in cui Don Bosco matura i suoi progetti missionari. Il suo primo sogno missionario relativo alla Patagonia è infatti datato nel 1872. Il Fondatore, fin dai primi anni, vedeva l’Istituto FMA aperto ai confini del mondo e lo ribadì anche confermando di suo pugno la rielezione a Superiora generale di Madre Maria Domenica Mazzarello nel 1880. Così annotò il verbale: «Prego Dio che in tutte infonda lo spirito di carità e di fervore, affinché questa nostra umile Congregazione cresca in numero, si dilati in altri e poi altri remoti paesi della terra».

Di questo spirito vibrava anche Maria Domenica Mazzarello, come si coglie dalle sue lettere e dalla documentazione storica. La Cronistoria attesta: «Arde di zelo per la propagazione della fede in terre lontane, dove Dio non è conosciuto e non è amato: vuole che le sue figlie ardano dello stesso fuoco e si rendano sollecitamente capaci di lavorare a quest’opera».

Per questo la prima comunità delle FMA, aperta a Mornese nel 1872, si può considerare a buon diritto casa di formazione missionaria.

L’Istituto, infatti, non si rivolge alle missioni ad gentes nella sua raggiunta maturità, quasi per un’estensione delle proprie opere – come è avvenuto per altri Istituti religiosi e per la stessa Congregazione Salesiana – ma fin dall’inizio ha una specifica impronta missionaria.  Tale impronta alimenta il coraggio, le scelte, lo stile di vita, il clima delle comunità e delle opere educative e si concretizza, a cinque anni dalla fondazione in partenze di giovani suore per l’Uruguay nel 1877 e, due anni dopo, per l’Argentina.

L’Istituto non dispone di una riflessione sistematica sulla fisionomia spirituale della FMA e con l’ottica specifica della missionarietà. Tuttavia, sulla base delle fonti documentarie e narrative a disposizione, si possono enucleare valori comuni, scelte condivise, elementi caratteristici di un’identità qualificata come educativo-missionaria.

Questa infatti si costruisce e si elabora in un tessuto di relazioni con Dio, con i destinatari della missione, nella comunità di appartenenza e nello svolgere uno specifico compito in un particolare contesto sociale ed ecclesiale.

Si tratta di una spiritualità dai tratti non intimistici e autoreferenziali, ma espressione concreta del titolo “Figlie di Maria Ausiliatrice”, sintesi di una visione carismatica, di un progetto, di un’ispirazione: essere “aiuto” attivo e sollecito soprattutto di bambini/e, adolescenti e giovani donne nel loro cammino di maturazione umana e cristiana.

L’incontro è trasmesso online dalle ore 18:30 (ora italiana) e rimane a disposizione sul Canale YouTube Centro Studi FMA.

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