Roma (Italia). L’8 marzo 2025 si celebra la Giornata Internazionale della Donna, nell’anno in cui ricorre il 30° anniversario della Dichiarazione di Pechino e della Piattaforma d’Azione per i Diritti delle Donne.

Infatti, proprio 30 anni fa, nel 1995 a Pechino durante la Quarta Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulle Donne (4-15 settembre), i leader di 189 Paesi e oltre 30.000 attivisti hanno realizzato un’agenda con lo scopo di raggiungere la parità di genere attraverso una Dichiarazione e la Piattaforma d’azione, che sono tuttora una pietra miliare per il movimento per i diritti delle donne e le questioni di genere, oltre a un utile strumento per valutare i progressi e analizzare le sfide e le risorse necessarie per attuare l’agenda.

In questa occasione è diventato celebre lo slogan pronunciato in un discorso dell’allora First Lady degli Stati Uniti, Hillary Clinton – “I diritti umani sono diritti delle donne e i diritti delle donne sono diritti umani” ancora oggi attuale.

Il VIDES Internazionale era presente nel 1995 a Pechino e lo sarà anche dal 10 al 21 marzo 2025 a New York con il suo Direttore generale, suor Annecie Audate, FMA, per riflettere su questi 30 anni di lotta per i diritti delle donne e per valutare le prossime sfide da affrontare per raggiungere una parità di genere.

Infatti, nonostante i progressi compiuti, le sfide da affrontare sono ancora molte e troppe sono le violazioni che ogni giorno le donne subiscono nel mondo. Se il trend non verrà invertito UN Women – l’entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne – prevede che, entro il 2030, 9 milioni di ragazze siano costrette a sposarsi, mentre i conflitti e le crisi economiche potrebbero erodere i miglioramenti raggiunti nell’uguaglianza di genere in Paesi in guerra come in Medio Oriente, in Ucraina, ad Haiti, in Myanmar o in Sudan. In base ai dati delle Nazioni Unite, più di 614 milioni di donne e ragazze vivono in aree colpite dai conflitti, con una probabilità di vivere in condizioni di povertà estrema 7,7 volte maggiore rispetto agli uomini.

Inoltre, i persistenti divari di povertà sono aggravati dal cambiamento climatico e le donne, come i bambini, sono la fascia più vulnerabile. Le Nazioni Unite prevedono che questa sarà la causa di una mancanza di cibo per circa 236 milioni di donne e ragazze entro il 2030 (il doppio rispetto agli uomini).

A tutto questo si aggiunge la violenza di genere, una delle più diffuse violazioni dei diritti umani presente in ogni parte del mondo con dati delle Nazioni Unite allarmanti come quello che vede una donna uccisa da un membro della propria famiglia ogni 10 minuti o una donna su tre che subisce violenza nel corso della propria vita. (Per approfondire)

In questo quadro, il VIDES Internazionale, oltre ad essere parte attiva durante la 69ma Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne (CSW69) che si svolgerà a New York dal 10 al 21 marzo 2025, si spende sin dalla sua fondazione per garantire il rispetto dei diritti di donne, bambine e ragazze nei contesti di maggiore vulnerabilità.

Tra i numerosi progetti portati avanti in questo ambito, di particolare rilevanza sono il progetto multicongregazionale “Un osservatorio multicongregazionale per promuovere i diritti delle ragazze in 6 paesi nel post-pandemia: uno sforzo congiunto per colmare il divario digitale e garantire la salute mentale delle ragazze” e il progetto “Keeping Families Together”.

Nel primo sono coinvolte quattro congregazioni femminili impegnate in prima linea nel rispondere ai bisogni delle ragazze più vulnerabili in India, Nepal, Sud Sudan, Kenya, Ecuador e Perù nel campo della salute mentale e del divario digitale, mentre il secondo ha contributo a fornire linee guida e un supporto concreto alle Missioni delle Figlie di Maria Ausiliatrice in India e in Kenya, impegnate a promuovere la reintegrazione delle bambine residenti nelle Children Homes nelle loro famiglie di origine o in forme di accoglienza alternativa, che garantiscano un ambiente sicuro, amorevole e stimolante.

Allo stesso tempo, la Fondazione FVGS Ets opera ogni giorno per garantire alle bambine e alle ragazze sostenute dalla Missioni Salesiane in Africa, Asia, America Latina ed Europa la possibilità di studiare e di crescere in un ambiente protetto, sviluppando le proprie potenzialità. Lo studio è un mezzo fondamentale per permettere alle donne di emanciparsi, di conoscere i propri diritti e di prendere consapevolezza sul loro ruolo all’interno della società.

Il VIDES Internazionale e la Fondazione FVGS Ets, in sinergia con le Salesiane di Don Bosco, si adoperano, quindi, per far sì che le donne stesse diventino promotrici di un cambiamento culturale.

La Giornata Internazionale della Donna è un appello a non chiudere gli occhi davanti a qualsiasi tipo di violazione dei diritti umani e ad assumersi il dovere di agire nel posto in cui si vive, affinché i governi si attivino per realizzare programmi di promozione della parità di genere.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.