Porte aperte alla Speranza

Dal 14 al 16 aprile 2025, a Roma, 30 artisti da tutto il mondo, tra cui iconografi della Casa di Preghiera di San Biagio, daranno vita alla mostra-laboratorio “Porte Aperte alla Speranza”.

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Roma (Italia). Dal 14 al 16 aprile 2025 a Roma, nella suggestiva cornice della Terrazza del Pincio che affaccia su Piazza del Popolo, 30 artisti provenienti da tutte le parti del mondo, in rappresentanza di diverse culture e religioni, daranno vita alla mostra-laboratorio Porte Aperte alla Speranza.

La mostra – a cura di Fondazione Migrantes, Earth Day Italia, Associazione Madonnari Rodomonte Gonzaga -fa parte del progetto “Open Doors”  evoluzione in chiave giubilare del laboratorio “Emotions to Generate Change”, sviluppato in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, per rendere arte e comunicazione strumenti per promuovere il cambiamento sociale.

L’iniziativa mira a sensibilizzare e coinvolgere il pubblico su temi cruciali come la pace, i cambiamenti climatici, le migrazioni, il ruolo delle donne attraverso diverse forme d’arte, creando un collegamento profondo, emotivo e riflessivo con le realtà̀ rappresentate.

Circa 30 opere ispirate al tema delle “Porte Aperte” racconteranno, attraverso l’arte, l’incontro tra cultura e fede, intrecciando tradizione e innovazione. Realizzate con tecniche che spaziano dalle più antiche alle più contemporanee, le opere prenderanno forma sotto gli occhi del pubblico, in uno spazio aperto e condiviso, mentre gli artisti guideranno i visitatori in un viaggio immersivo tra stili e visioni.

La Casa di Preghiera San Biagio, delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria San Giovanni Bosco (IRO), partecipa all’evento con un laboratorio di iconografia, realizzando sul posto l’icona dei discepoli di Emmaus, in linea con il tema della speranza. I Padri della Chiesa definivano l’icona come “la Parola di Dio scritta a colori”, per questo il brano evangelico di Luca (Lc 24,13-27) è stato l’ispirazione per scrivere questa icona.

Il laboratorio di iconografia “Nazareth” di Subiaco è stato costruito circa 40 anni fa, dall’intuizione di suor Maria Pia Giudici, una Figlia di Maria Ausiliatrice che negli anni ‘80 si trasferì a San Biagio per creare una casa di preghiera fondata sulla Parola di Dio. La scuola di iconografia segue le antiche tecniche dell’iconografia bizantina della tempera all’uovo su tavola gessata e con oro vero 23 ¾. Durante l’estate e durante il periodo natalizio vengono organizzati alcuni corsi residenziali, nei quali ci si trova immersi nella spiritualità bizantina e le giornate sono scandite dalla preghiera e dal lavoro.

L’evento “Porte aperte” culminerà in una mostra con l’esposizione delle opere realizzate, che sarà inaugurata il 16 aprile alle ore 15:00 con una cerimonia che prevede interventi delle vari autorità invitate, qualche minuto per ogni rappresentante artista delle varie culture e un momento di preghiera ecumenica.

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