Wrocklaw (Polonia). Nella consapevolezza che il mondo ha bisogno della testimonianza di “buoni Samaritani”, che in modo disinteressato dedichino tempo e cura al servizio dell’uomo, l’Ispettoria Maria Ausiliatrice (PLA) ha proposto il Progetto “Buon Samaritano”, vissuto in tutte le opere delle Figlie di Maria Ausiliatrice con lo slogan “Il coraggio dei buoni gesti”.

In tutto sono stati realizzati 20 progetti locali, di breve durata o anche di sei mesi. “Il coraggio di buoni gesti” ha inspirato ragazzi e giovani a cogliere i bisogni dell’ambiente locale e a programmare le attività che potessero in modo concreto cambiare la realtà. Sono stati i ragazzi i veri protagonisti di questi progetti, assumendo con responsabilità, creatività ed entusiasmo i compiti scelti.

I progetti realizzati dai più piccoli, dai bambini di Scuola dell’Infanzia, riguardavano in maggioranza l’attenzione agli anziani, alle persone sole e ammalate, cercando di costruire un ponte tra le generazioni. “Abbiamo la forza perché le nostre piccole mani e i nostri cuori cambiano il mondo”. Altri hanno cercato di trasformare l’ambiente della loro scuola: l’aula nella quale passano tante ore durante la settimana è diventata un’oasi di riposo, di integrazione, grazie alle piante e a piccoli animali. Così la cura della “casa–scuola” ha permesso di creare relazioni amichevoli, diminuito lo stress e le tensioni, ha aperto i cuori.

Altri ragazzi che vivono nella Casa famiglia gestita dalle FMA, si sono impegnati a non sprecare il cibo che avanzava e a condividerlo con i bisognosi: ogni giorno portavano i contenitori con la minestra al frigorifero comunitario presente nella loro città. Ogni passo è diventato un passo di riconoscenza e di rispetto per ogni dono ricevuto.

Le varie attività realizzate durante il Progetto hanno avuto la  loro conclusione il 13 aprile 2024, nella suola gestita dalle FMA a Ostrów Wielkopolski, dove si sono radunati i rappresentanti delle Scuole Primarie e dell’Infanzia, degli oratori e della Case famiglia, per presentare i risultati del proprio lavoro.

A conclusione delle presentazioni, suor Anna Szczęsna, Ispettrice dell’Ispettoria PLA, rivolgendosi a tutte le persone che partecipavano alla Festa del Grazie, ha sottolineato la parola “coraggio”, che appare con più frequenza nelle lettere di Madre Mazzarello. Si potrebbe dire che proprio il coraggio sta all’inizio di ogni gesto di bene e dell’opera salesiana. Il Progetto “il Buon Samaritano” è giunto alla conclusione, ma il bene realizzato è ancora vivo e rimane in tanti cuori.

“Coi suoi gesti il buon samaritano ha mostrato che «l’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro»” (Fratelli Tutti 66).

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