Torino (Italia). Dal 16 al 19 gennaio 2025 si è svolta a Valdocco, Torino, la 43ma edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, con la partecipazione di più di 350 persone giunte da varie parti del mondo appartenenti a 14 gruppi dei 32 gruppi che compongono la Famiglia Salesiana – tra cui la Consigliera generale per la Famiglia Salesiana dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Leslie Sándigo Ortega, e le sue collaboratrici, Suor Lucrecia Uribe, Animatrice mondiale ADMA e Delegata mondiale ASSCC, e suor Sangitha Rani, Delegata mondiale per le Exallieve/i – per approfondire la Strenna del Rettor Maggiore per l’anno 2025: “Ancorati alla speranza, pellegrini con i giovani”.
L’evento è iniziato, il 16 gennaio nel pomeriggio, con la sessione inaugurale nel Teatro Grande di Valdocco, durante la quale i/le giovani studenti della Scuola media Don Bosco, vestiti nei quattro colori del logo dell’anno giubilare, hanno creato uno scenario con una barca e un’ancora, per ricordare il 150° anniversario della prima spedizione missionaria dei Salesiani da Genova alla Patagonia. (Video)
Don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP) e don Joan Lluis Playà, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, hanno fatto gli “onori di casa” dando il benvenuti ai partecipanti e condividendo riflessioni sui temi giubilari della speranza e del pellegrinaggio, indicando anche Valdocco come tappa significativa, da compiere insieme come Famiglia Salesiana.
Il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, portando i saluti del Cardinale Ángel Fernández Artime, ha quindi presentato la Strenna 2025 attraverso il video realizzato dalla IME Comunicazione, seguito dalla ripresa di alcuni punti, collegando la Strenna con l’Anno Giubilare e rispondendo alle domande dei partecipanti.
La giornata si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di Maria Ausiliatrice presieduta dal Vicario. Nell’omelia, Juan Carlos Pérez Godoy, SDB, Consigliere generale per la Regione mediterranea, ha aiutato l’assemblea a entrare nello spirito delle Giornate, quello di creare relazioni di amicizia reciproca, considerate da Don Bosco come un’esperienza spirituale condivisa. Ha anche sottolineato le tre virtù necessarie in questo cammino – la speranza, la fede e la carità – illuminate dalla luce della Parola di Dio, nella comunione e nella fiducia in Dio, manifestando il segno visibile della gioia.
Nel secondo giorno si è entrati nel vivo dei lavori con l’approfondimento del tema “Ancorati alla speranza” tramite l’intervento della Dott.ssa Cristiana Freni, Docente presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, che ha dato l’interpretazione antropologica ed esistenziale dell’affermazione “La speranza non delude” (Rm 5,5). Facendo riferimento all’etimologia nelle lingue antiche, ha spiegato il significato di speranza e ha dato una visione più ampia, spiegando la differenza tra speranza e ottimismo: la prima non è semplicemente fondata sul pensiero positivo, ma sulla trascendenza. Ha sottolineato che la speranza è un rilancio della vita di fronte alla sfida ultima della morte.
Infine ha declinato la riflessione secondo la spiritualità di Don Bosco, l’”uomo della speranza”: “Don Bosco sperava con i giovani e per i giovani sotto il manto di Maria Ausiliatrice”. In mezzo a disapprovazioni, tradimenti e abbandoni, Don Bosco è rimasto fedele al suo progetto e ha camminato con amore e coraggio. Nell’ultima parte della mattinata, la relazione della Dott.ssa Freni è stata sviscerata nella condivisione all’interno dei vari gruppi linguistici. (Video)
La sessione mattutina “ha preso corpo” con il pellegrinaggio verso il Duomo di Torino, in cui sono custodite la Sindone e le spoglie del Beato Piergiorgio Frassati, in diversi gruppi tematici con visite guidate in diversi luoghi storici salesiani – Oratorio in Movimento, Giustizia e Misericordia, Percorso Carlo Gastini, Percorso Figlie di Maria Ausiliatrice, Preghiera, Cura Pastorale e Prigioni, Opere Sociali di Speranza, Santi Sociali di Speranza, e Don Bosco Ieri e le FMA Oggi – convergendo tutti insieme alla meta, nella Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo ausiliare di Torino.
È seguita la testimonianza di una giovane, Federica Baradello, sulla vita del Beato Pier Giorgio Frassati, che sarà proclamato Santo domenica 3 agosto 2025, al termine del Giubileo dei Giovani. Federica ha messo in luce il legame tra Pier Giorgio e Don Bosco, in relazione anche all’esperienza di fede sua e di tanti altri giovani torinesi.
La 2a giornata si è conclusa con una serata di preghiera e musica toccante e coinvolgente, offerta dal gruppo musicale giovanile “Sal.es” della Basilica di Maria Ausiliatrice, diretto dal Maestro don Maurizio Palazzo, SDB.
“Pellegrini con i giovani” è il filo conduttore della 3° giornata, il 18 gennaio, iniziata con la Celebrazione Eucaristica in Basilica presieduta dal Cardinale Cristóbal López, SDB, Arcivescovo di Rabat.
La sessione mattutina è stata dedicata all’ascolto e al dialogo con i giovani partecipanti al Sinodo dei Giovani del Movimento Giovanile Salesiano, svoltosi dall’11 al 16 agosto 2024 a Valdocco e al Colle Don Bosco. Cinque di loro – Diletta Ferri (Italia), Maria Meccariello (Italia), Teaghan Dolan (Australia), Juan Sebastian Moya Sandoval (Colombia) e Pablo Osorio Delgado (Spagna) – hanno animato una tavola rotonda sulla loro esperienza al Sinodo, sulle difficoltà e le sfide affrontate, sull’incoraggiamento e l’ispirazione ricevuti, sui sogni condivisi dai giovani in quei giorni. I giovani poi, accompagnati da un SDB o una FMA, si sono poi suddivisi nei laboratori: Fede e Relazione con Cristo; Spiritualità Salesiana e Santità; Ascolto dei Giovani; Protagonismo Giovanile; e la Chiesa e la Famiglia Salesiana come Guide Credibili.
Il pomeriggio è iniziato con la conferenza su “Spedizioni missionarie di ieri, apostoli in missione oggi” di Mons. Cristóbal López , che ha parlato di sette errori capitali da evitare in relazione alla missione: confondere la missione con le attività missionarie o apostoliche, poiché la missione è amare; amare per avere una ricompensa, un ritorno o una reciprocità, poiché l’amore di Dio non è reciproco, ma transitivo; credere che essere missionari sia affare di specialisti e di persone straordinarie, quando tutti sono missionari; collegare la missione alla geografia, mentre tutti i battezzati sono missionari ovunque; credere che essere missionari altrove non abbia senso, poiché ognuno vive la missione secondo la chiamata del Signore e le circostanze della vita; credere che la missione consista nell’impiantare la Chiesa, mentre la missione è annunciare e testimoniare il Regno di Dio; credere che si è i primi missionari, mentre lo Spirito Santo è il primo missionario. (Video)
È seguito il coinvolgimento dei partecipanti nei laboratori, entrando in contatto alcune esperienze missionarie nei diversi contesti sognati da Don Bosco: Patagonia, la prima spedizione SDB, la prima spedizione FMA in Uruguay, la missione in Giappone, l’India del Nord-Est, il Brasile, il Progetto Africa, la testimonianza di Maria Troncatti, missionaria in Ecuador e i laici in missione. La giornata si è conclusa con la tradizionale serata fraterna animata dai Novizi salesiani e partecipata con gioia dai diversi Gruppi della Famiglia Salesiana.
Le giornate sono state animate dai giovani musicisti di Roma, dalle visite ai diversi luoghi di Valdocco legati alla spiritualità salesiana e dalla presentazione del video della giornata precedente.
L’ultima delle GSFS 2025 si è aperta con la Celebrazione Eucaristica domenicale presieduta da don Stefano Martoglio. Nella processione d’ingresso, insieme ai concelebranti, sono entrati cinque rappresentanti dei diversi continenti con in mano un nastro, ciascuno dei quali è stato attaccato alla Croce di Cristo, rappresentazione della vita di ciascuno/a ancorata a Lui. Durante l’omelia sul brano delle Nozze di Cana, il Vicario ha invitato i partecipanti ad accogliere la presenza di Maria, che viene incontro con la sua presenza materna, porta sulla strada di Cristo “nostra Speranza” e guida tutti a fare “ciò che Lui dirà”. Una presenza che ha sperimentato in modo particolare Don Bosco nella sua vita. È Lei che si accorge della mancanza di gioia in ognuno e intercede per il miracolo, che si sperimenta ogni giorno nell’Eucarestia. “La nostra Speranza, la presenza di Dio, ci chiede di essere segni di speranza gli uni per gli altri. Ancorati in Cristo, pellegrini con i giovani, con il mondo, insieme a tutta l’umanità”.
Dopo la Messa, ogni Gruppo della Famiglia Salesiana si è riunito per condividere e per fare una sintesi di quanto ascoltato. È seguita l’assemblea conclusiva in sala, con i ringraziamenti reciproci per la bellissima esperienza vissuta. A tutti è stato offerto un «kit di pellegrinaggio virtuale» composto da sandali, che rappresentano la speranza viva e dinamica, un bastone della fede in Cristo, una Bibbia tascabile che conduce alla speranza viva, una bottiglia di acqua del battesimo per la purificazione, un pane che rappresenta l’Eucaristia e il rosario che simboleggia la compagnia di Maria. (Video)
L’evento è stato, come sempre, un momento di ricarica e di rinnovato entusiasmo nel ritrovarsi come una vasta famiglia, composta da persone di diverse fasce d’età, nazionalità, cultura e lingue differenti, accomunati, come “pellegrini di speranza”, dallo stesso Carisma e dalla stessa visione di Don Bosco.
Foto: Flickr FMA