Roma (Italia). Il 10 giugno 2023 si terrà, a Roma in Piazza San Pietro, il primo Meeting mondiale sulla Fraternità umana “Not alone”, promosso dalla Fondazione Fratelli tutti in collaborazione con la Basilica di San Pietro, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.
Finalità dell’iniziativa sono innanzitutto riscoprire il vero significato della fraternità – “un concetto”, come ha detto don Francesco Occhetta, Segretario della Fondazione, “che supera il significato di fratellanza, quella dei vincoli di sangue o etnici, in cui si include il simile e si esclude il diverso” -, avviare processi di fraternità trasformando questa parola in atti concreti, diffondere un messaggio di speranza nel solco dell’Enciclica Fratelli tutti, promuovere la costruzione della pace per una comunità umana più unita e fraterna, valorizzare le differenze di ciascuna persona umana, capolavoro unico ed irripetibile, in armonia con il Creato.
Alla Conferenza Stampa di presentazione, tenutasi il 5 giugno presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Card. Mauro Gambetti, Presidente della Fondazione Fratelli tutti, ha detto:
“Noi abbiamo il desiderio di far risuonare questa parola, fraternità, da Piazza San Pietro a tutto il mondo. Vorremmo che diventasse una di quelle parole che influenza la cultura e che riporta all’attenzione dei cuori, delle persone, questo dato dell’essere costitutivamente fratelli degli altri, solidali, perché accomunati dall’unica umanità. (…) Siamo convinti che questo è il dato che ci appartiene: l’essere così diversi, ma proprio per questo un dono l’uno per l’altro. Siamo di pari dignità ma siamo differenti. È il grande dono e potenziale perché intorno a queste differenze, lette alla luce della fraternità, si può costruire comunione, comunità”.
“L’incontro #NotAlone vuole coinvolgere tutti: i giovani che parteciperanno ma anche le loro famiglie, le scuole, i premi Nobel invitati e, più di tutti, coloro che oggi si trovano in difficoltà, ai margini della società. Vogliamo proporre un’alternativa all’isolamento e rimettere al centro delle nostre culture la dignità umana. Siamo persone in relazione, ogni giorno percorriamo pezzi di strada insieme: nessuno può essere lasciato indietro o escluso. Solo superando gli egoismi potremo aspirare a costruire una società più giusta ed equa, in cui vivere in pace gli uni con gli altri. Ma perché questo si realizzi serve l’impegno di volerlo e dirlo insieme e far crescere la cultura della fraternità umana”.
Nella mattinata, cinque gruppi di lavoro costituiti da 30 premi Nobel per la pace, persone fragili, esperti sull’ambiente, associazioni, scuole, ospitati nei Palazzi Vaticani, approfondiranno le sfide sociali, antropologiche, spirituali sulla fraternità.
Il desiderio è quello di creare una “Dichiarazione di fraternità” da presentare al Santo Padre e di lanciare una raccolta di “1 miliardo di firme per la fraternità universale” per coinvolgere tutta la comunità umana.
Nel pomeriggio in Piazza San Pietro, a partire dalle ore 16.00, si alterneranno testimonianze di realtà di impegno ecclesiale e laicale, famiglie, associazioni e quanti si trovano a vivere ai margini della società, e performance artistiche – con artisti internazionali del calibro di Andrea Bocelli, Roberto Bolle, Amii Stewart – per incoraggiare persone e comunità a impegnarsi in un cambiamento concreto, a partire dai contenuti della Fratelli tutti.
Nel corso del Meeting, condotto dal presentatore televisivo Carlo Conti e in diretta su RAI 1 e sui canali social, sono previsti collegamenti con altre 6 significative piazze del mondo – Bangui, Brazzaville, Buenos Aires, Gerusalemme, Lima, Nagasaki – oltre al campo profughi UNHCR Italia in Etiopia e alla nave Mediterranea Saving Humans, che porteranno esperienze di fraternità.
Papa Francesco, che avrebbe dovuto essere presente all’evento e si trova ricoverato al Policlinico Gemelli per un intervento chirurgico, sarà sostenuto dall’affetto e dalla preghiera dei partecipanti.
Il gesto simbolico dell’Incontro Mondiale della Fraternità Umana sarà realizzato da giovani provenienti da tutti i Paesi del mondo che, tenendosi per mano, si uniranno in un grande abbraccio all’interno del colonnato di Piazza San Pietro – progettato dall’architetto Bernini proprio per realizzare, attraverso l’architettura, l’abbraccio della Chiesa universale – per poi aprirsi, così da includere l’intera umanità.
Al termine, ogni partecipante riceverà un sacchetto di terra e alcuni semi da portare a casa per coltivare simbolicamente la fraternità nella vita quotidiana, con l’impegno di riportare la pianta che nascerà da questi semi nella 2° edizione del prossimo anno. Artisti di strada e circensi continueranno ad esibirsi fino alle ore 22.00.
“La fraternità per attuarla bisogna coltivarla nel tempo, questo è l’inizio di un cammino” ha sottolineato il Card. Gambetti al termine della Conferenza Stampa.