Roma (Italia) Il 5 aprile 2020, Domenica delle Palme, si celebra la 35a Giornata Mondiale della Gioventù, la prima di tre tappe del cammino che porterà all’incontro mondiale di Lisbona (Portogallo) nel 2022. Anche se quest’anno, a causa della pandemia, Piazza San Pietro sarà vuota e non ci sarà la presenza fisica dei giovani alle processioni e agli incontri diocesani, le tecnologie permettono di non perdere l’appuntamento.
Il Messaggio di Papa Francesco che accompagna questa giornata, dal titolo “Giovane, dico a te, alzati!” (Lc 7,14), risuona nella sua attualità rispetto all’epidemia di Coronavirus richiamando a partire dal titolo dal titolo – “Giovane, dico a te, alzati!” (Lc 7,14) – a non adagiarsi in una situazione che rischia di spegnere l’entusiasmo e chiudersi in sé stessi, come il Papa ricorda ai giovani:
«Come potete vedere, il verbo comune ai tre temi è alzarsi. Questa espressione assume anche il significato di risorgere, risvegliarsi alla vita». Cita poi l’Esortazione Christus vivit: «Se hai perso il vigore interiore, i sogni, l’entusiasmo, la speranza e la generosità, davanti a te si presenta Gesù come si presentò davanti al figlio morto della vedova, e con tutta la sua potenza di Risorto il Signore ti esorta: “Ragazzo, dico a te, alzati!”» (CV n. 20).
L’indicazione tassativa di restare in casa non permette certo di alzarsi e uscire per dedicarsi agli altri nelle consuete forme, ma può diventare occasione per convertire i propri sensi, per guardare la realtà con occhi diversi: «E il mio sguardo, com’è? (…) Quante volte oggi ci capita di essere testimoni oculari di tanti eventi, senza però mai viverli in presa diretta! A volte la nostra prima reazione è di riprendere la scena col telefonino, magari tralasciando di guardare negli occhi le persone coinvolte».
In questo tempo stiamo assistendo anche a tante manifestazioni di solidarietà da parte dei giovani, che si offrono per andare a fare la spesa a chi non si può muovere, oppure mettono in campo le proprie competenze manuali e intellettuali per la produzione di beni utili a questa emergenza: «In tante occasioni voi giovani dimostrate di saper con-patire. Basta vedere quanti di voi si donano con generosità quando le circostanze lo richiedono. Non c’è disastro, terremoto, alluvione che non veda schiere di giovani volontari rendersi disponibili a dare una mano. Anche la grande mobilitazione di giovani che vogliono difendere il creato dà testimonianza della vostra capacità di udire il grido della terra».
Suor Runita Borja, Consigliera per la Pastorale Giovanile dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in una lettera alle Ispettrici e alle Coordinatrici di PG del mondo, proprio in vista della Giornata Mondiale della Gioventù 2020, ha voluto condividere la voce di alcuni giovani che riflettono sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030: «L’anno scorso, l’Ambito per la Pastorale giovanile ha invitato le Comunità educanti delle Ispettorie ad unirsi all’iniziativa, lanciata a livello mondiale, per “trovare una risposta concordata e collettiva, condivisa e responsabile alla sfida della crisi ecologica e del cambiamento climatico” attraverso il Progetto “Insieme, noi possiamo!”. Tale progetto vuole vivere la “Laudato si’” e raggiungere gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile». Sono riflessioni che interpellano le Comunità educanti – giovani, laici e FMA – ad “alzarsi” e a mettere in atto cambiamenti nella propria vita personale e comunitaria.
L’Ispettoria Maria Ausiliatrice, Spagna – Madrid (SPA) invita i giovani a vivere l’appuntamento della Giornata Mondiale della Gioventù 2020 attraverso un’infografica disponibile sul sito dell’Ispettoria SPA, in cui è possibile accedere ai link del Messaggio del Papa e della Lettera di suor Runita Borja.
Le Diocesi dell’Italia vivranno l’evento attraverso i propri canali social, proponendo spunti di riflessione, incontri online e altre iniziative. Alcuni esempi:
- l’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, presiederà la Via Crucis online il 4 aprile alle 21:00;
- i giovani della Diocesi di Novara il 4 aprile alle 21:00 parteciperanno in streaming a una veglia di preghiera con il Vescovo Mons. Franco Giulio Brambilla;
- la Diocesi di Parma propone ai giovani un momento di intrattenimento sui social il 4 aprile alle 21:30;
- il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile di Piacenza-Bobbio ha elaborato alcune proposte per i gruppi giovani;
- i giovani della Diocesi di Cremona vivranno la Veglia delle Palme il 4 aprile a partire dalle 18:00;
- i giovani delle Diocesi di Carpi e Modena, alle 21:00 del 4 aprile, troveranno un video con un breve percorso di riflessione;
- la Diocesi di Lodi mette a disposizione dei giovani un video sulle precedenti GMG e il materiale per un momento di preghiera;
- i giovani della Diocesi di Milano, fra le 21:00 del 4 aprile e le 21:00 del 5 aprile 2020, vivranno lo “Stand Up Day” in cui sono invitati, a partire dalle parole di Papa Francesco, o dell’Arcivescovo Mons. Mario Delpini, a raccontare con un post o una storia, attraverso le pagine social, il loro modo di reagire alle circostanze e alle situazioni negative.
Alcune realtà salesiane, che in questo periodo avevano previsto gli Esercizi spirituali per i giovani, hanno scelto di non perdere l’occasione di offrire ai giovani quest’opportunità:
Le FMA dell’Albania, Ispettoria Meridionale Madonna del Buon Consiglio (IMR), con i Salesiani di Don Bosco hanno proposto ai giovani, dal 3 al 5 aprile 2020, due incontri di Esercizi online al giorno a partire dal brano di Vangelo della guarigione dell’emorroissa (Mc 5, 25-34).
Il Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Meridionale (MGS Don Bosco al Sud) propone ai giovani dai 18 ai 30 anni di ritagliarsi 3 giorni, dal 3 al 5 aprile 2020, sospendendo le normali attività e riservandosi tempi e spazi per fare esperienza di “incontro” con se stessi, con il Signore e con altri giovani.
Sono proposte che, come dice Papa Francesco a conclusione del Messaggio per la GMG 2020, possono costituire la scintilla per riaccendere la speranza in tanti giovani e farli sentire protagonisti nella Chiesa:
«È un invito ad aprirsi a una realtà che va ben oltre il virtuale. Ciò non significa disprezzare la tecnologia, ma utilizzarla come un mezzo e non come un fine. “Alzati” significa anche “sogna”, “rischia”, “impegnati per cambiare il mondo”, riaccendi i tuoi desideri, contempla il cielo, le stelle, il mondo intorno a te. “Alzati e diventa ciò che sei!”. Grazie a questo messaggio, tanti volti spenti di giovani intorno a noi si animeranno e diventeranno molto più belli di qualsiasi realtà virtuale».