Roma (Italia). Il 14 novembre 2024, nel corso della diretta streaming in cui la Superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola, ha inaugurato ufficialmente il Triennio in preparazione al 150° Anniversario della prima spedizione missionaria delle FMA (14 novembre 1877), è stato lanciato l’inno ufficiale che accompagnerà questo tempo e l’evento.

Tra le diverse proposte giunte da tutto il mondo, è stato scelto l’inno “Es tiempo de reavivar el fuego”, composto e realizzato da Yinett Contreras, Novizia, e da suor Susana Díaz Vidal, FMA dell’Ispettoria S. Gabriele Arcangelo (CIL).

Durante la diretta, in collegamento dal Cile, le autrici hanno raccontato il processo di ideazione:

Com’è stato il percorso per la creazione di questo inno?

Susana Diaz: Siamo molto felici di far parte di questa esperienza, è stato un lungo percorso per arrivare alla costruzione dell’inno finale. Prima di tutto un approccio alle fonti come la Cronistoria, anche la Circolare della Madre, la Lettera di convocazione e il Messaggio che Papa Francesco ha lasciato alle FMA Capitolari. Ci siamo arricchite di tanti contenuti per poter sentire quel fuoco che l’Istituto invita a ravvivare. Poi abbiamo dovuto chiedere altri aiuti, perché doveva essere allegro, giovanile, in cinque lingue, quindi è stato un processo partecipativo che ha coinvolto sorelle di altri Paesi – dalla Francia, dal Brasile – per arrivare a questo inno.

Yinett Contreras: Vorrei sottolineare che è stato un percorso di molta preghiera, perché abbiamo iniziato pregando, per chiarire quello che volevamo condividere. Così all’inizio ognuna ha scritto quello che le veniva suggerito nel suo momento di preghiera e poi, mentre condividevamo quello che avevamo scritto, sembrava ispirato dallo Spirito, perché c’era molta sintonia. Entrambe abbiamo voluto esprimere che il fuoco è questa relazione intima con Gesù, che ognuna di noi coltiva, e questo ci ha portato a pensare come questo stesso fuoco abbia segnato il sogno missionario di Don Bosco e anche di Madre Mazzarello, che ha abbracciato il grande desiderio di venire in America, e come questo stesso fuoco abbia spinto le suore a intraprendere il primo viaggio missionario e a dare testimonianza. È questo che ci anima oggi.

Come vivete oggi quella passione, quel fuoco missionario in Cile, nelle nostre comunità?

S. D.: Ci sentiamo parte di questa storia, è la nostra identità di Figlie di Maria Ausiliatrice e anche della nostra Ispettoria ha una fondazione molto vicina alle origini: le nostre prime suore, con suor Angela Vallese, sono arrivate il 3 dicembre 1888 in Cile, a Punta Arenas, hanno attraversato il mare e sono andate in Terra del Fuoco. Quindi questo fuoco ci parla di tante cose come Figlie di Maria Ausiliatrice in questa terra e credo che questa esperienza sia condivisa in ognuna delle Comunità educative e rimane ancorata come un tesoro per la vita e per la missione che il Signore ci ha affidato qui nel nostro Paese. Siamo presenti in tutto il Cile con diverse opere, il Signore ci ha affidato più di dodicimila famiglie, è un tesoro che dobbiamo curare con questa stessa passione.

Y. C.: Nell’Ispettoria c’è molta consapevolezza e molta memoria storica di questo primo arrivo delle suore. Ho avuto modo di conoscerle dopo, anche nella formazione, e credo che ognuna delle suore dell’Ispettoria viva in questo modo: tutte conosciamo la storia, quanto le prime suore hanno dato di sé, quanto si sono sacrificate, e con questo stesso spirito le FMA vivono la missione oggi. È molto arricchente ascoltare le sorelle dell’Ispettoria quando si parla con loro della missione, di come vivono con questo fuoco, con questo desiderio di fare missione nel luogo in cui si trovano, nella realtà in cui sono coinvolte. Alcune hanno fatto richiesta per essere missionarie ad-gentes, quindi sono andate anche altrove, ma anche noi che siamo qui la viviamo con questa forza.

S. D.: È sempre una sfida mantenere questo fuoco, ed è per questo che l’invito a ravvivarlo è così bello. Abbiamo ricevuto in dono queste giovani sorelle – come dice la canzone, “giovani missionarie coraggiose” -ed è molto bello che la nostra Ispettoria abbia a sua volta dato all’Istituto sorelle che portano questa passione in altri luoghi e soprattutto in altri continenti.

La Commissione di valutazione – costituita da FMA, laici e giovani – esprime sincera gratitudine a tutti i/le partecipanti per i lavori, molto apprezzati, pervenuti da diverse parti del mondo, che manifestano una spiccata sensibilità missionaria e un grande senso di appartenenza all’Istituto, uniti ad abilità e competenze musicali e artistiche.

Le altre proposte pervenute saranno valorizzate mediante un “Festival” che si terrà in diretta streaming il 24 novembre 2024 e saranno messe a disposizione su Soundcloud per l’animazione del Triennio.

Video inno ufficiale

Video inno coreografia

Testo e accordi inno

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