Una vita lunga e feconda

Arteaga (Messico). L’8 agosto 2020, a 109 anni di vita e 78 anni da felice Figlia di Maria Ausiliatrice, nella Comunità Santa Maria di Nazareth di Arteaga, Coah, dell’Ispettoria Mater Ecclesiae (MMO), suor Elodia Leal Cárdenas, ha sigillato la sua alleanza d’amore con il Dio della vita.

Nata ad Allende, Nuevo León (Messico), il 22 ottobre 1910, Suor Elodia era la sesta di dodici figli di una famiglia con radici cristiane e dai solidi valori. Il frutto è stata la donazione al Signore di tre Figlie di Maria Ausiliatrice: suor Elodia, suor Rebeca e suor Esther, che ora ha 101 anni.

Quando Elodie aveva 7 anni, la sua famiglia si trasferisce Monterrey, dove nei primi anni studia con le suore di Guadalupe e, finita la quinta elementare, incontra le Figlie di Maria Ausiliatrice. Inizia, così, a frequentare il 6° anno alla Scuola Excelsior delle FMA, dove partecipa anche alle attività dell’oratorio festivo.

Dopo la Professione Religiosa, emessa a North Haledon (USA) il 5 agosto 1942, torna in Messico. Intraprende la missione di insegnante, portata avanti con competenza, amore e dedizione per 50 anni.  Come Direttrice della Scuola Normale di Morelia (Michoacán), con saggezza e competenza prepara le nuove maestre. Nelle diverse Case in cui passa, lascia il segno come educatrice, sia con gli adolescenti nella Scuola Media che con i bambini della Scuola Primaria. Gli alunni la ricordano come una persona colta e capace di tenere la disciplina.

Nel 2009, all’età di 99 anni, giunge per il riposo alla Casa Maria di Nazareth. Suor Elodia aveva la capacità di uscire da sé per incontrare e aiutare gli altri. Le piaceva dare consigli, incoraggiare, e arrivava al cuore delle persone. Viveva con semplicità e dedizione, era molto vicina alla sua famiglia ed era molto amata.

All’inizio del 2° anno verso il 150° di Fondazione dell’Istituto, la  vita lunga e feconda di suor Elodia è testimonianza di amorevole fedeltà che invita ad accogliere con gratitudine e responsabilità quel “A te le affido” che è “una consegna che va oltre il tempo e lo spazio e  mette in gioco tutte le nostre risorse, la nostra passione educativa evangelizzatrice, la nostra volontà di guardare al futuro con l’audacia di Don Bosco e di Madre Mazzarello” (Circ 1000).