Roma (Italia). Il 14, 15 e 16 novembre 2024 la Commissione Educazione dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali e dell’Unione dei Superiori Generali (USG), ha organizzato il Seminario annuale, in modalità online, dal titolo “Intelligenza Artificiale, una sfida educativa”, per accompagnare educatori e responsabili nella comprensione di questa complessa tematica e nell’affrontarne le sfide.

Insieme a oltre 250 partecipanti, in rappresentanza dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice hanno partecipato al Seminario alcune FMA che svolgono ruoli significativi nelle Conferenze interispettoriali: le collaboratrici dell’Ambito per la Pastorale Giovanile, suor Sarah Garcia, Direttrice dell’Ufficio per i Diritti Umani dell’Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice (IIMA) di Ginevra e referente per l’educazione della Conferenza CIAO; suor Chanda Constance Nsofwa, collaboratrice dell’Ambito e referente per l’educazione delle Conferenze CIAM e CIME; suor Wismary Kharbihkhiew, referente per la Conferenza PCI, India; suor Ivone Goulart Lopes, rappresentante dell’educazione per la Scuola Salesiana America (ESA), che include cinque conferenze: CINAB, CIMAC, CICSAL, CIB e NAC.

Hanno inoltre partecipato suor Caroline Chitenta, del Sudafrica, in rappresentanza dell’Ispettoria AFM e della Conferenza CIAM; suor Lucia Jacinta Finassi, brasiliana, referente per la Rete Salesiana Brasile della Conferenza CIB; suor Anna Teresa Serafin, dell’Ispettoria PLA, e suor Mariella D’Ippolito, dell’Ispettoria IRO, in rappresentanza della Conferenza CIME e suor Elena Rastello, che ha collaborato nell’organizzazione delle commissioni UISG-USG.

Con l’apporto di relatori di diverse nazioni, tre sono i temi fondamentali affrontati nel corso del Seminario:

Luis Aranguren, professore associato di Etica presso l’Università Complutense di Madrid, nel suo intervento “Una leadership che si prende cura” ha parlato di un nuovo paradigma di leadership come azione di accompagnamento e della cura come un dialogo continuo tra scoperta e risposta, ciò che rende umani.

“Al centro della cura c’è il legame: il legame con gli insegnanti, con gli studenti, con la natura, con le famiglie, con la diversità. Dobbiamo cercare l’inclusione”. Dall’intervento del Prof. Aranguren è emersa una leadership attenta al benessere delle persone e all’impatto sociale delle proprie azioni, che pone al centro le relazioni, la cooperazione e la responsabilità verso gli altri e l’ambiente.

Allo stesso modo, la cura è intesa non solo come azione, ma quale modo di essere, sguardo attento e compassionevole che aiuta ad uscire dalla propria ‘zona di comfort’ per affrontare le sfide educative con una nuova visione del mondo. La leadership che cura rappresenta dunque una rivoluzione culturale, un invito a ripensare il proprio modo di vivere e lavorare.

Cristóbal Cobo, ricercatore ed esperto di Tecnologie Educative, ha aiutato a riflettere sull’Intelligenza Artificiale nell’educazione e sulle nuove opportunità per personalizzare l’esperienza di apprendimento e renderla più coinvolgente mediante le tecnologie digitali. Per questo è fondamentale che gli educatori, che svolgono un ruolo cruciale nell’aiutare gli studenti a navigare nel complesso ambiente digitale, siano in grado di mediare i contenuti, aiutando gli studenti a mantenere viva l’attenzione e ad arricchire il proprio linguaggio, per affrontare le sfide del futuro integrando capacità cognitive e potenzialità offerte dalle tecnologie digitali.

Nel suo intervento, il Prof. Cobo ha affrontato opportunità e minacce dell’IA nell’educazione, indicando alcuni strumenti utili all’educatore e soprattutto alcuni compiti indispensabili per sfruttare al meglio il potenziale di questa tecnologia, mitigandone i rischi.

“Come l’Intelligenza Artificiale trasforma l’educazione”, è il terzo tema presentato dalla Prof. Paola Inverardi, Rettrice dell’Istituto Scientifico italiano Gran Sasso Institute e dal Prof. Fabio Pasqualetti, Salesiano di Don Bosco, Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma e Consultore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, che hanno parlato delle sfide e delle prospettive per costruire un futuro digitale etico.

“Dobbiamo coinvolgere filosofi, sociologi, psicologi e ingegneri, sensibilizzare gli utenti e i produttori di sistemi e rendere sostenibile questo approccio”. E ancora: “L’etica digitale è una sfida complessa ma necessaria. È il nostro dovere assicurarci che le tecnologie siano al servizio dell’umanità e non viceversa. Rendere digitale l’uomo per restare umano”, ha affermato il Prof. Pasqualetti.

L’Ambito per la Pastorale Giovanile dell’Istituto FMA invierà presto a tutte le Ispettorie un bollettino informativo ‘PG in Comunione’ con le sintesi dei contenuti presentati in questo Seminario.

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