Roma (Italia). L’8 dicembre 2024 si celebra la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, particolarmente cara alla Famiglia Salesiana perché Don Bosco riconduce a questa data l’origine della sua opera, con la prima Ave Maria recitata insieme a Bartolomeo Garelli.
Per le Figlie di Maria Ausiliatrice, questa festa richiama, tra l’altro, l’origine dell’Istituto in quel primo nucleo di giovani donne chiamato “Figlie dell’Immacolata”. Non solo: la Cronistoria dell’Istituto annota la singolare contemporaneità della nascita a Valdocco della “Compagnia dell’Immacolata”.
Anche Suor Maria Troncatti (1883 – 1969), FMA Beata, di cui recentemente è stato autorizzata la pubblicazione del Decreto che riconosce il miracolo attribuito alla sua intercessione, visse uno speciale legame con Maria Immacolata.
Nel 1897, monsignor Cellerino Testini, parroco di Corteno Golgi, paese natale di suor Maria, fonda l’associazione delle Figlie di Maria, a cui lei, quattordicenne, aderisce con entusiasmo.
Nel 1925, durante il viaggio verso Macas, il piccolo gruppo di Missionari porta l’immagine della “Purissima” che si voleva riportare lì. Suor Maria ricorre alla Vergine per “operare” la figlia del capo Shuar ed estrarre la pallottola che l’aveva colpita. Non è stato l’unico fatto nel quale si nota un legame singolare tra la missionaria e la Madonna.
Suor Maria educava e trasmetteva a tutti il suo amore a Maria. Lo confermano numerose testimonianze. La signora Gregoria ha 11 anni quando conosce suor Maria e frequenta per molti anni la casa della missione. Afferma: “Mentre cucivo mi disse: ‘Cerca di fare ogni punto un atto d’amore per Dio. Al mattino quando ti alzi, cerca di offrire qualcosa durante il giorno alla Vergine e di notte esaminati e vedi se lo hai soddisfatto. Cerca di astenerti da qualcosa, durante il giorno, per amore di Dio. Se ti offendono, non rispondere. Taci, sopporta per amore di Dio’”.
La Signora Dolores ha ventidue anni quando conosce suor Maria e le è vicina in varie occasioni, accompagnandola fra i chivari e prestandosi come interprete, fino a quando la Beata rimane a Macas. Riferisce: “I suoi consigli riempivano la mia anima di conforto, le sue parole irradiavano luce di fervore, di amore a Gesù e alla Vergine. La sua frase preferita Era: ‘Ama moltissimo la Vergine; ti tirerà fuori da qualsiasi tribolazione, ma abbi carità col prossimo’.
Durante un viaggio, in lontananza sentiamo voci e rumori che, più ci avviciniamo, più diventano allarmanti. Abbiamo iniziato ad avere paura. Poi ho iniziato a urlare in lingua Shuar: ‘Attenzione! State attenti! Non è un soldato, è una suora. È lei che Dio ci manda’. Sentendo queste parole nella loro lingua, si sono resi conto di chi eravamo, si sono calmati e ci hanno fatto entrare. Ma in tale confusione sentivo Suor Maria ripetere: ‘Vergine Immacolata, Maria Ausiliatrice, salvaci!’ e ci esortava: ‘Confidiamo nella Santissima Vergine! Lei ci salverà’.
Sono rimaste impresse in me la sua fermezza e la sua grande devozione. Mi ha aiutato ad aumentare la mia fede e a confidare in una madre così buona. Oggi ho già 79 anni e conservo vivo il ricordo delle sue grandi virtù. Era una santa! È mio desiderio e chiedo a Dio che presto salga agli onori degli altari, per avere la sua sicura intercessione in Cielo”.
Riferisce Suor Carlota Nieto, che da novizia era giunta a Macas con suor Maria e visse con lei 17 anni non continui:
“Il rosario era la preghiera preferita di suor Maria Troncatti: la sua giornata era una semina di Ave Maria e la partecipazione al rosario dell’alba un sacro dovere, una delizia per la sua anima innamorata della Vergine Maria.
Diceva: ‘Da religiose quali siamo, dobbiamo dare il buon esempio’. Per questo era la prima ad andare al rosario dell’aurora in compagnia delle due sorelle che componevano la comunità.
Ella infondeva questa devozione e questo amore per la Vergine sotto il titolo di “Purissima” a tutti coloro che si avvicinavano a lei per raccontarle i loro dolori e le loro sofferenze. Li faceva pregare e diceva loro: ‘Dobbiamo affidarci sempre a Dio e all’Immacolata Concezione: possono venire incontro a tutte le nostre necessità’.
Amare il Signore e vivere uniti a Lui attraverso la preghiera e il lavoro per la salvezza delle anime, è stata la vita di Suor Maria e questo ci ha infuso con la parola e con l’esempio”.
La signora Zoila afferma: “Suor Maria era il nostro medico sia materialmente che spiritualmente. Era disponibile per tutto. ‘Dobbiamo pregare – ci diceva – non preoccupiamoci… Vai in pace… Il Signore sistemerà le cose… La Vergine, nostra Madre, è qui per soccorrerci, per ottenere dal Nostro Padre grazia”. Suor Maria era una donna di profonda fede e ci ha instillato questo amore per Dio e per la Santissima Vergine.
La missione era come la nostra casa. Tutti, in famiglia, vi accorrevamo per qualunque necessità. Recandoci, il sabato mattina, al rosario dell’aurora trovavamo sempre suor Maria già raccolta in fervida conversazione con Gesù e Maria, e ciò accresceva la nostra fiducia nella sua preghiera. La nostra fiducia continua tuttora, perché anche oggi la sua preghiera intercede per noi”.
Grazie per questa bella testimonianza
Es entusiasmante leer esos testimonios tan elocuentes sobre el amor a María en la vida de Sor María Troncatti. En nuestra misión, especialmente hoy, se valoran más los hechos que muchas palabras, que también son necesarias. Gracias !
El trabajo más noble y loable es el que realizan las misioneras. Y tods nuestras Salesianas. Buscando en cada niño y niña el amor a Dios y enseñando el verdadero amor a Dios. Que nuestra Beata Sor María Troncatti siempre las anime a seguir adelante de la mano del Santísimo y que nos ayude a todos a buscar siempre la felicidad junto alnpadre celestial.
Nuestras hermanas misioneras que nos precedieron y se adelantaron a la casa del cielo nos dejan este hermoso ejemplo de amor a la Santísima Virgen María. Que sor Troncatti con nuestra madre Inmaculada intercedan por la paz en las familias y en el mundo.