Roma (Italia). Il 4 aprile 2024 si tiene il sesto e ultimo appuntamento 2023/2024 dei Giovedì Salesiani all’Auxilium, a cura del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma. Il programma 2023/2024, in continuità con gli approfondimenti realizzati per il 150° Anniversario dell’Istituto FMA, ha come tema unificatore: Sistema preventivo. Educazione salesiana ieri e oggi.
L’incontro online è dedicato a un dialogo a più voci, da parte di quattro docenti della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, sul Sistema preventivo oggi, per approfondirne alcuni aspetti a partire dai risultati di una ricerca che è stata realizzata in occasione del 150° dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Il tema è l’esito di un percorso di ricerca avviato nell’estate del 2021 e presentato nel 2022, grazie al lavoro sinergico di un team internazionale composto da 24 FMA, di diverse provenienze e istituzioni, coordinato dalla Facoltà.
L’indagine ha coinvolto circa 500 persone, tra FMA, laiche e laici provenienti dai 5 continenti. L’intera esperienza, dalla fase di progettazione all’implementazione fino alla presentazione dei risultati, ha offerto ai partecipanti e, attraverso di essi, alle istituzioni e alle comunità educanti, un’opportunità di riflessione, scambio e confronto su alcuni elementi chiave del Sistema Preventivo.
I risultati sono stati presentati nel Convegno “Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione (1872-2022). Percorsi sfide prospettive” che si è realizzato a Roma 25 al 30 settembre 2022 e pubblicati negli Atti del Convegno.
L’incontro online inizierà con una breve presentazione della ricerca e ci soffermerà su uno dei nuclei indagati – «In ogni giovane c’è un punto accessibile al bene» (G. Bosco) – nel quale, tramite domande mirate, si sono volute esplorare tre dimensioni interconnesse: i significati e le convinzioni; le spinte motivazionali e i valori; le capacità e le strategie.
I dati emersi dalla ricerca dimostrano che su poco più di 1.300 segmenti codificati, solo il 18% si riferiscono direttamente alla visione, 20% alle spinte motivazionali e 62% all’azione.
Questo risultato lascia aperto un interrogativo: Come interpretare questa tendenza a parlare poco dei significati? Una prima considerazione riguarda la necessità di promuovere negli educatori la riflessione e la consapevolezza della vision nell’agire educativo.
Il primo intervento è di suor Enrica Ottone, FMA, Docente ordinario di Pedagogia Sociale, che presenterà l’impostazione, gli aspetti metodologici e alcuni risultati della ricerca.
Suor Magna Martinez, FMA, Docente di Didattica Generale, aiuterà ad approfondire il significato e le implicanze di questo assioma: «In ogni giovane c’è un punto accessibile al bene», nel contesto in cui si inserisce la frase di Don Bosco.
Il terzo intervento è di suor Martha Séïde, FMA, Docente straordinario di Teologia dell’Educazione, che offrirà una riflessione per aiutare a capire come interpretare la tendenza degli intervistati a parlare poco dei significati e come si spiega la visione cristiana dal punto di vista teo-antropologico.
Infine, suor Lucy Nderi Muthoni, FMA, Docente di Psicologia Dinamica, presenterà una lettura psicologica dell’espressione di Don Bosco: «In ogni giovane c’è un punto accessibile al bene».
Da tutti i contributi, si raccoglie una sfida emersa in modo ricorrente e trasversale: il bisogno dell’educatore di fermarsi a riflettere sull’azione e nell’azione per agire in modo sempre più consapevole e intenzionale nella consapevolezza che il luogo della missione è anche il luogo della nostra formazione. La strategia sembra essere quella di promuovere un apprendimento riflessivo, trasformativo e collaborativo, “sul campo”.
Fonte: pfse-auxilium