Roma (Italia). Maria Immacolata è per le Figlie di Maria Ausiliatrice una presenza familiare e un riferimento per il cammino vocazionale e per la missione educativa. Tra le Figlie di Maria Ausiliatrice in cammino verso gli altari, della Serva di Dio suor Antonietta Bohm (1907 – 2008) di cui è in corso l’inchiesta diocesana per la causa di Beatificazione, non si ha nessuno scritto in cui lei parli espressamente delle sue devozioni, ma attraverso diversi documenti e testimonianze si possono dedurre tre grandi devozioni mariane: l’Immacolata Concezione, Maria Ausiliatrice e la Vergine di Guadalupe.
É molto probabile che Madre Antonietta abbia conosciuto e coltivato, dalla sua adolescenza, la devozione alla Vergine Immacolata dato che, dopo la morte della mamma, va a vivere con suo fratello a Essen, un paesino che si trova nello Stato della Renania del Nord – Westfalia, in Germania. In quella regione, in un altro piccolo paese chiamato Neviges, esiste un santuario mariano, centro di pellegrinaggi dalla fine del secolo XVIII. L’immagine che si venerava lì era un’incisione su rame dell’Immacolata Concezione.
Inoltre, ci sono evidenze nelle cronache della casa di Essen, luogo dove Madre Antonietta ha conosciuto le FMA e dove faceva assistenza all’oratorio, che le suore visitavano quel Santuario. Nella cronaca dell’8 di maggio del 1923 si racconta:
“Passeggiata a Neviges dove è venerata, in un celebre Santuario, la Vergine invocata con il nome dell’Immacolata. Rinnoviamo la nostra fede davanti alla miracolosa immagine della nostra Madre e con l’offerta della nostra persona, uniamo con fiducia la preghiera di grazie e benedizioni sulla nostra venerata Madre Generale, sulla nostra Congregazione e su tutti i nostri cari. Per una concessione speciale, possiamo baciare la miracolosa immagine e col suo sorriso e la sua materna benedizione ritorniamo a casa”.
Del resto, nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, la Solennità dell’Immacolata è stata fin dalle origini una delle principali feste e una devozione molto amata, dato che proprio a un’Ave Maria recitata con Bartolomeo Garelli, l’8 dicembre 1841, nella sacrestia della Chiesa di San Francesco d’Assisi a Torino, Don Bosco fa risalire la nascita dell’opera salesiana.
Madre Antonietta era solita esprimersi così sulla Madonna: “Coraggio, stai tranquilla e serena, il Signore e la Vergine sono con te”. E ancora: “La Vergine è al tuo fianco e ti aiuterà, abbi fede e fiducia”. “Abbiamo molta fede e fiducia nella Madonna, perché la sua intercessione è efficace”.
La principale evidenza della devozione di Madre Antonietta all’Immacolata è nella preghiera da lei stessa coniata per dare la benedizione, in cui invoca l’Immacolata Concezione di Maria e le attribuisce un grande potere d’intercessione:
O Maria, Madre mia, fa’ vedere il potere dell’Ave Maria.
Vergine Santissima, benedicili, proteggili, liberali da ogni pericolo dell’anima e del corpo.
Madre mia, per la tua Immacolata Concezione,
per il sangue preziosissimo che Cristo versò, sulla via del Calvario,
per quella piaga dolorosa che soffrì sulla schiena portando la croce,
con fede, con fiducia, concedi a tutti coloro che ascoltano,
la tua materna benedizione, la tua materna protezione.
Te lo chiediamo con fede, con fiducia, Madre mia, ascoltali, Madre mia, proteggili.
Maria Ausiliatrice, Vergine potente, interceda per tutti i bisogni che ciascuno ha.
Madre mia, Ausiliatrice nostra,
guidali, illuminali, che la pace e la gioia, siano sempre con ciascuno di loro.
Maria aiuto dei cristiani, prega per noi.
Tutti coloro che si rivolgono a Madre Antonietta, constatano che lei continua a intercedere davanti all’Immacolata Vergine Maria per le necessità dei più poveri.
Sul profilo Facebook dedicato a questa FMA in cammino verso gli altari, si trovano informazioni e video che ne illustrano la figura e le sue caratteristiche spirituali, oltre a raccogliere richieste di preghiere e grazie ricevute mediante la sua intercessione.