Mornese (Italia). Dal 7 ottobre al 3 novembre 2018, diciannove Figlie di Maria Ausiliatrice di cinque Ispettorie hanno partecipato al Progetto Mornese di lingua francese: 7 dall’Ispettoria del Congo (AFC), 2 dall’Africa Est (AFO), 2 dall’Ispettoria del Madagascar (MDG), 2 dall’l’Ispettoria del Canada-Stati Uniti (SEC) e 7 dall’Ispettoria di Haiti (HAI). L’esperienza è stata guidata da suor Clémentine Têtê dell’Ispettoria AFO, suor Rose Kigalu dell’Ispettoria AFC, suor Victoria Ulate dell’Ambito per la Pastorale Giovanile e Padre Placide Mukundi, sdb, il quale ha fatto dono del suo ministero sacerdotale.
L’esperienza si è svolta in tre tappe: Roma, Torino e Mornese. A Roma le partecipanti hanno incontrato i testimoni della fede cristiana attraverso la visita ai monumenti, la Basilica di San Pietro, San Paolo Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore, le Catacombe e Assisi. Gli apostoli e testimoni della fede sono segno visibile che dare la propria vita seguendo Cristo è un’avventura d’amore, di fede e di speranza.
Venerdì 12 ottobre, le partecipanti hanno viaggiato verso Torino con una tappa a Firenze, per conoscere le grandi chiese e i monumenti di grandi artisti e autori cristiani. Durante questa seconda tappa, hanno percorso luoghi diversi per incontrare Don Bosco, la sua vita e le sue opere. I Becchi, Chieri, Valdocco testimoniano la determinazione, il coraggio, la resilienza di Don Bosco che non indietreggia mai davanti alle avversità per realizzare il suo sogno… il sogno dei nove anni. Questo grande cuore e l’audacia del Santo hanno portato alla Fondazione delle due Congregazioni salesiane: È Maria che ha fatto tutto. Una partecipante ha condiviso: “Le visite hanno ravvivato il nostro cuore oratoriano e rafforzato nel nostro essere Monumento vivo di gratitudine a Maria Ausiliatrice”.
Nella terza tappa, sui passi di Maria Domenica, le partecipanti hanno scoperto la gioia di attingere alla sorgente per conoscere la propria identità. Come Figlie di Maria Ausiliatrice, calpestare la terra santa delle origini è apprendere da Maïn l’arte di costruire insieme le comunità di oggi nella semplicità, gioia, umiltà come si legge nelle lettere di Maria Domenica.
Ha condiviso una partecipante: “Il fuoco dell’amore di Dio brucia ancora nelle mura del Collegio come a Nizza; il pozzo di Mornese dona ancora l’acqua che purifica e vivifica i cuori che desiderano partire per terre lontane e portare il fuoco dell’amore fino all’America. Questo fuoco non deve morire… e come è accaduto per noi, ci auguriamo che ogni Figlia di Maria Ausiliatrice possa fare questa esperienza delle origini e ravvivare la fiamma della sua vocazione e del suo dono totale al Signore sulle tracce di Maïn e della prima comunità di Mornese. Ringraziamo coloro che hanno reso possibile questa bella esperienza”.