Roma (Italia). La Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Yvonne Reungoat, in occasione della Solennità di San Giuseppe, Patrono dell’Istituto ha inviato un messaggio a tutte le Comunità Educanti dell’Istituto delle FMA.
Le sue parole sono un appello a creare una rete di preghiera in un tempo difficile per la pandemia che ha colpito il Mondo; un invito a vivere il silenzio orante, a fare piccoli gesti di solidarietà e ad invocare benedizioni per Papa Francesco nell’anniversario del Pontificato.
«Carissime sorelle,
domani 19 marzo 2020, celebreremo in comunione con la Chiesa universale e con tutto l’Istituto, la Solennità di San Giuseppe che don Bosco ci ha dato come Patrono.
Vi invito a creare insieme una rete di preghiera, affidando a Lui tutte le intenzioni che ci stanno a cuore e sono molte in questo tempo di particolare prova. Gli chiediamo di continuare a tenere vivo in ogni Comunità Educante, e in ciascuna di noi, l’impegno di preparazione al CG XXIV; ad ascoltare con cuore disponibile la parola di Maria Sua Sposa che ci dice: «Fate tutto quello che Egli vi dirà».
Ma nel mio cuore c’è una richiesta esplicita che penso sia essenziale anche per voi: che ci insegni a vivere il silenzio orante come ha fatto lui di fronte a situazioni delicate, precarie e umanamente difficili. Un silenzio che ci prepara ad un incontro più profondo con il Signore, scegliendo tempi di preghiera personale e comunitaria che ci permettono di “sentire” oggi la voce del Signore che ci parla e che ci rende attente alla grave situazione che il mondo intero sta soffrendo, in modo particolare per il coronavirus. Preghiamo anche per i profughi che chiedono accoglienza e sono invece rifiutati e non rispettati nella loro dignità, per tanti fratelli e sorelle vittime di guerre, di discriminazioni, di gravi soprusi e ingiustizie, per i bambini e i giovani che non conoscono che cosa sia vivere nella pace perché nati e cresciuti in tempi di guerra. E tante altre intenzioni che conosciamo direttamente e, che a volte, ci sentiamo impotenti ad affrontare e a risolvere.
È il momento in cui tutte noi, con rinnovata speranza e fiducia in Dio, possiamo essere una presenza di intercessione con la preghiera e con gesti di solidarietà che la creatività sa mettere in atto.
Ho apprezzato molto la proposta della Presidente della UISG ‒ Suor Jolanta Kafka ‒ di celebrare domenica 22 marzo 2020 una giornata di solidarietà e di preghiera in tutto il mondo per le persone colpite dal coronavirus. Vi invito ad aderire a questa proposta che ci mette in comunione con le religiose sparse nei cinque Continenti e ci offre, inoltre, l’opportunità di esprimere la gratitudine per chi è in prima linea a curare i malati e a cercare con competenza un rimedio che ponga fine a questa calamità.
Nel Sito dell’Istituto troverete l’invito di Suor Jolanta e così potete estenderlo, nei limiti che vi sono possibili, ad altre persone. È bello e importante creare rete in questo momento, anche attraverso la novena a Maria Ausiliatrice, ed essere piccole luci di speranza che, per l’intercessione di San Giuseppe, possono far intravedere un’alba di vita nuova. Crediamo che il Signore della vita e della storia ci parla attraverso avvenimenti inaspettati.
A San Giuseppe affidiamo anche Papa Francesco che domani, celebra l’anniversario del suo ministero petrino: 19 marzo 2013 – 19 marzo 2020. Un tempo tutto donato alla Chiesa con amore e per amore. Un tempo sorprendente di grazia nel quale il Santo Padre, attraverso la testimonianza di vita e il Magistero, è entrato nel cuore di ogni persona di buona volontà irradiando speranza e amore verso Dio e verso le sorelle e i fratelli più poveri: i prediletti di Gesù!
La celebrazione di tale anniversario quest’anno cade in un momento grave per tutta la Famiglia umana a causa del coronavirus ed è, certamente, vissuta in modo diverso dai precedenti. Ci ha toccato profondamente il suo “pellegrinaggio” verso la Basilica di Santa Maria Maggiore dove si è recato a pregare Maria Salus Populi Romani e, successivamente, alla Chiesa di San Marcello al Corso per implorare, ai piedi del Crocifisso miracoloso, la fine di questa grave pandemia. La sua testimonianza è fonte di speranza in tante sorelle e fratelli in quest’ora di prova.
L’invito alla preghiera che si apre alla solidarietà è un ulteriore dono che Papa Francesco ci fa nel suo anniversario di Pontificato ed è una luce per il popolo di Dio a lui affidato.
In questo tempo di Quaresima viviamo in comunione profonda con il Santo Padre e con l’intera umanità sofferente, e sentiamoci accompagnate da lui per comprendere più profondamente il Mistero Pasquale che sfocia nella gioia della Resurrezione. Vuol essere questo il nostro modo per celebrare l’anniversario del suo Ministero, assicurandogli che ogni giorno il Papa è presente nella nostra preghiera e nella nostra offerta quotidiana e che non lasciamo cadere nel vuoto la sua richiesta accorata: “Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”.
Care sorelle, ecco quanto sentivo in cuore di condividere con ciascuna di voi e, attraverso voi, alle persone sensibili a questo evento.
Vi auguro una buona festa di San Giuseppe e, insieme, gli affidiamo il cammino che stiamo facendo in preparazione alla santa Pasqua».
Roma, 18 marzo 2020
Suor Yvonne Reungoat, FMA
Superiora Generale