Roma (Italia). L’8 aprile 2021 si è concluso il ciclo di conferenze dei Giovedì salesiani all’Auxilium, incontri online su temi di pedagogia, spiritualità e storia delle Figlie di Maria Ausiliatrice proposti dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma. La Prof.ssa Grazia Loparco, FMA, Docente di Storia della Chiesa nella Facoltà «Auxilium», ha presentato il tema: Figlie di Maria Ausiliatrice e tempi di crisi. Una bussola per la lettura.

La Prof.ssa Loparco ha proposto un percorso di lettura sul tema “dando voce”, tramite la lettura di alcune testimonianze, ad alcune FMA vissute in tempi di crisi civili, politiche e socioculturali, per conoscere come hanno reagito, restando fedeli alla consegna educativa, “A te le affido”: “ci mettiamo in ascolto di testimoni, sulla base della documentazione, per prendere forza dal loro coraggio e credere che possiamo farcela anche oggi, attingendo energie da un carisma che si incarna continuamente nelle situazioni, nelle persone concrete”.

Intendendo per “crisi” gli eventi imprevisti che destabilizzano la vita ordinaria, portando disagio e incertezza, o addirittura pericolo per la vita, la Prof.ssa ha osservato come già gli inizi dell’Istituto FMA fossero caratterizzati dalla crisi della società cristiana e dall’emergere della secolarizzazione, con la conseguente crisi del modello tradizionale femminile e delle famiglie.

Per diffondere i valori umani e cristiani e arginare i rischi, le FMA seppero fin da subito, con carità industriosa, dare risposte differenziate per esigenze e ambienti: nel campo dell’istruzione popolare magistrale, per formare maestre che preparassero futuri cristiani e cittadini, nella formazione al lavoro, negli oratori festivi, con il catechismo, il doposcuola, gruppi serali per le operaie, ecc. Di fronte alla crisi per il lavoro senza tutele, le FMA risposero con la preparazione al lavoro femminile, con la nascita del Centro Italiano Opere Femminili (CIOFS).

La grande emigrazione degli inizi del ‘900 e la 1a Guerra Mondiale, spinsero le FMA ad aprirsi a situazioni impensate, come la cura dei migranti al porto, l’assistenza dei militari al fronte, la presenza negli ospedali militari come infermiere, dove lo stile salesiano fu di conforto. Con la 2 a guerra mondiale, l’impegno delle FMA fu rivolto anche alle città e ai civili, in risposta alla povertà diffusa: soccorrere sfollati, orfane, bambine della strada, dare rifugio a ebrei e perseguitati politici. Madre Linda Lucotti, 4ª Superiora Generale dell’Istituto FMA, incoraggiava ad aiutare tutti, dicendo: «È l’ora della carità».

La Prof.ssa Loparco ha anche fatto riferimento ad alcune testimonianze di FMA della Francia, al tempo delle leggi anticongregazioniste agli inizi del ’900, che pur rinunciando alla scuola, continuarono con opere popolari e informali; della Spagna, durante la guerra civile degli anni ’30, con il lavoro silenzioso e sacrificato delle FMA fino alla donazione eroica di suor Eusebia Palomino e delle due martiri suor Carmen Moreno Benítez e suor Maria Amparo Carbonell Muñoz; del Messico, investito dalla persecuzione religiosa soprattutto tra il 1920 e il 1940; dei Paesi dell’Est Europa al termine della 2° guerra mondiale, con il regime comunista; del Mozambico in anni più recenti, con la nazionalizzazione di diverse opere religiose.

Una caratteristica comune delle FMA in questi momenti di crisi è l’adattamento alla secolarizzazione, con la rinuncia alla visibilità dell’identità, alle opere scolastiche, all’abito religioso, ma rimanendo presenti come educatrici, attraverso l’apostolato, e “mantenendo acceso il fuoco sotto la cenere”.

La crisi riguarda anche i cambi culturali nei modelli di vita e nei comportamenti.  Nel 2° dopoguerra, con la crisi dei valori e l’allontanamento dalla pratica religiosa, le FMA risposero con la proposta di letture giovanili, romanzi e testi teatrali carichi di valori educativi, con la rivista Primavera, rivolta alle ragazze, con libri di testo permeati dei principi cristiani, con programmi per radio e televisione che veicolavano una cultura alternativa.

In tempi più recenti, la crisi delle famiglie e dell’associazionismo, l’allontanamento dalla fede, le sfide ecclesiali e le novità del Concilio Vaticano II, hanno rivolto nuovi appelli agli istituti educativi, chiedendo un rinnovamento catechistico e pastorale.

La Prof.ssa Loparco ha messo in luce come le varie crisi abbiano richiesto alle FMA un discernimento che va oltre la reazione immediata alle urgenze ed è fondato sull’ascolto della realtà e delle risorse, della Parola, del cammino ecclesiale, del carisma vissuto e trasmesso. Dai diversi casi evocati, si evince l’importanza della formazione delle FMA, ma anche la sfida di “imparare ad imparare” continuamente, con flessibilità e senza disperdere i valori propri del carisma salesiano.

Suor Grazia Loparco ha concluso il suo intervento dicendo: “È la passione educativa che ha sostenuto tante FMA, che hanno cercato di adattarsi ai tempi che stavano cambiando in modo inaspettato. Grazie a questa loro capacità, l’Istituto non solo è rimasto presente in questi Paesi, ma ha saputo aprirsi a nuove frontiere, a volte proprio per merito di quelle difficoltà. È un incoraggiamento ad affrontare le sfide del presente e ad andare avanti con speranza”.

Gli appuntamenti dei Giovedì salesiani all’Auxilium, trasmessi in diretta streaming sul Canale YouTube del Centro Studi FMA, hanno incoraggiato  a rivisitare l’identità e la missione carismatica dell’Istituto FMA alla luce delle sfide educative e delle crisi attuali, in particolare la pandemia di Covid-19.

1 COMMENTO

  1. Muy interesante, es una iniciativa que ayuda, a estimular al valor, para asumir cada vez más el ardor apostólico propio del carisma salesiano.

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