Maputo (Mozambico). Dall´11 al 13 gennaio, a Namaacha (Maputo) si é realizzato l’Incontro di Formazione e Programmazione Pastorale dell’Ispettoria San Giovanni Bosco (MOZ).
Secondo la scelta dei Consigli Ispettoriali delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dei Salesiani di Don Bosco, per la prima volta l´incontro è stato realizzato come Famiglia Salesiana, con l’obiettivo di formarsi e di programmare insieme in sinodalitá, per offrire ai giovani una testimonianza di unitá carismatica. All’incontro erano presenti alcuni giovani del Coordinamento del Movimento Giovanile Salesiano e alcuni membri delle Comunitá Educanti.
Come relazione iniziale, don Manuel Leal, SDB ha presentato della Strenna 2020 del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime: “Buoni cristiani e onesti cittadini” a partire dal versetto evangelico del Padre Nostro “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra” (Mt 6,10). A seguire, due FMA, suor Ana Dorcas Chaquisse e suor Nilza Xarifa, hanno offerto una rilettura dell´Esortazione Apostolica postsinodale “Cristus Vivit”, da cui cogliere le Linee Pastorali offerte da Papa Francesco. Suor Paula Cristina Langa ha poi presentato il Messaggio di Papa Francesco per il lancio del Patto educativo, mentre la Volontaria Cristina Planells ha condotto una riflessione sulla Pastorale Scolastica.
Questa formazione congiunta, ha permesso di unire gli sforzi a livello ispettoriale per creare un’alleanza educativa e formare “buoni cristiani e onesti cittadini”, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni, per ricostruire il tessuto di relazioni verso un’umanità più fraterna.
Dopo l’ascolto delle relazioni, è stata scelta come prioritá quella di lavorare in Sinodalitá Pastorale: “Pensare, programmare insieme come Famiglia Salesiana” con l´impegno di superare le divergenze e di valorizzare ció che unisce per il bene della gioventú.
I giovani del Coordinamento del MGS, in sintonia con la Strenna, hanno incoraggiato FMA ed SDB a fare scelte radicali per raggiungere i giovani là dove si trovano e aprire loro le case, offrendo spazi educativi e pastorali.