Roma (Italia). Il 9 giugno 2023 si è svolto l’incontro di formazione online delle Coordinatrici di Pastorale Giovanile della Conferenza Interispettoriale Africa–Madagascar (CIAM) organizzato dall’Ambito per la Pastorale Giovanile dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Su richiesta delle Coordinatrici, gli incontri formativi si sono aperti alla presenza delle équipe di PG delle Ispettorie e, in questa occasione, sul tema “Giovani, voi siete l’adesso di Dio” (Christus Vivit, 178), si è privilegiato l’ascolto dei/delle giovani rappresentanti delle Ispettorie.

L’ascolto dei/delle giovani è infatti uno degli impegni che l’Ambito si è proposto per il sessennio 2022-2027, secondo quanto è espresso negli Atti del Capitolo Generale 24°: “Nell’orizzonte di una pastorale giovanile rinnovata, diamo slancio all’animazione vocazionale partendo dall’ascolto delle/dei giovani, impiegando forze e risorse nell’accompagnamento e nel discernimento, coinvolgendo tutta la comunità educante” (Atti CGXXIV, n. 35).

Per assicurare un dialogo fruttuoso, ad ogni Ispettoria è stato chiesto di invitare uno o due giovani partecipanti, di età compresa tra i 17 e i 25 anni. Per prepararsi bene all’incontro, sono state inviate loro con anticipo due domande, su cui orientare poi la condivisione.

La prima domanda era sul significato di essere giovani oggi. Lina, di 24 anni, dal Kenya, Ispettoria Africa Est N. S. della Speranza (AFE), ha così risposto:

“Essere giovani significa progredire verso un futuro senza sicurezze, significa trasformare i problemi in opportunità e soluzioni. Essere giovani implica affrontare le sfide come quella di non trovare il lavoro dopo aver studiato, questo conduce tanti giovani a lasciarsi coinvolgere in tante situazioni di disagio: crimini informatici, violenza…  I social media, pur avendo un lato positivo, ne hanno anche di negativi per noi giovani. C’è anche un’altra sfida rispetto a nuovi stili di vita, ad esempio lo sviluppo di una nuova cultura del matrimonio nelle comunità LGBTQ, che ha portato al conflitto tra i giovani e le proprie famiglie, e nella società in generale”.

La seconda domanda riguardava l’accompagnamento dei giovani nel Movimento Giovanile Salesiano. Janet di 22 anni, del Mozambico, dell’Ispettoria San Giovanni Bosco (MOZ), si è così espressa:

“Il Movimento Giovanile Salesiano è importante per accompagnare i giovani, poiché offre un’opportunità di formazione umana e cristiana, consente scambi di idee tra giovani che condividono la stessa fede. L’MGS è anche inclusivo rispetto ai giovani, indipendentemente dalle loro caratteristiche, senza alcun tipo di giudizio. È educativo, perché il/la giovane, all’interno del MGS impara a fare propri valori come il rispetto per gli altri, la giustizia e la pace. Offre inoltre loro uno spazio per esprimere i propri sentimenti e pensieri, insieme ai talenti”.

Jean Eudes, dell’Ispettoria Madre di Dio (AFO), alla stessa domanda ha risposto così:

“L’MGS è un incontro di giovani provenienti da ambienti diversi con differenti preoccupazioni, che permette di condividere esperienze vissute e di trovare insieme soluzioni adeguate, per poi cercare qualche via di uscita. La formazione, gli insegnamenti, i giochi/intrattenimento, i dibattiti, le Celebrazioni eucaristiche e penitenziali e le altre attività nell’ambito del MGS permettono ai giovani di esprimersi sulla loro realtà, di essere accompagnati per uno sviluppo completo sia dal punto di vista spirituale, che fisico o materiale o professionale”.

“Il Movimento Giovanile Salesiano è molto significativo nell’accompagnamento dei giovani, in quanto porta a vivere meglio come cristiani, è un punto di riferimento per discernere il bene dal male, vivendo con gioia. Permette di vivere la verità con sé stessi e con il prossimo. Ci permette anche di crescere nella fede e nell’amore. Inoltre, rende possibile conoscere e fare la volontà di Dio, lasciandosi coinvolgere nella missione, con la consapevolezza che “Io sono una missione” (EG 273) tra i giovani”, sono le parole di Melaine Georgette di 26 anni, di Abijan, in Costa d’Avorio, Ispettoria AFO.

Nel dialogo sulla significatività del Movimento, i/le giovani, ai quali è stato chiesto anche di fare qualche proposta per un accompagnamento efficace, hanno dato i loro suggerimenti: chiarire gli obiettivi del MGS, far conoscere e formare i giovani sulla sua proposta, pianificare temi e incontri, assicurare una progettualità alle iniziative MGS, organizzare momenti di ascolto.

Pur nelle difficoltà dovute alle lingue – dato che l’incontro si è svolto in italiano, francese, portoghese e inglese – il momento è stato vissuto nella di gioia di trovarsi insieme e in un clima di ascolto. I/le giovani, insieme alle Coordinatrici di PG CIAM, hanno apprezzato e ringraziato per l’iniziativa, esprimendo il desiderio di avere momenti simili sugli altri temi in programma.

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