Slovenia e Croazia. Il 13, il 20 e il 27 novembre 2024, i giovani di Slovenia e Croazia che, in rappresentanza dell’Ispettoria Maria Ausiliatrice (SLC), hanno partecipato al Sinodo Salesiano dei Giovani (SYS) dall’11 al 16 agosto a Torino, Valdocco e al Colle Don Bosco, ne hanno presentato i contenuti a tutta l’Ispettoria attraverso tre incontri online.

Le  due giovani croate – Marta e Lucija – e i tre sloveni – Ema, Anita e Žiga – oltre alla metodologia sinodale di condivisione, ascolto e impegno, hanno trasmesso il loro entusiasmo riguardo all’evento.

Nella prima serata, alla presenza di tutte le Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, delle novizie dell’Ispettoria, dei Salesiani Cooperatori e di tutte le dipendenti in Slovenia, i partecipanti hanno presentato il loro coinvolgimento nel Movimento Giovanile Salesiano nel quotidiano. Tutti hanno infatti una partecipazione attiva negli ambienti salesiani, dall’Oratorio al Collegio universitario, al luogo di lavoro con le FMA. Hanno poi proseguito raccontando i propri sogni, come proposto nel documento finale del Sinodo.

Allo stesso modo, la seconda sera hanno trasmesso i loro sogni per la società e la Chiesa e per il Movimento Giovanile Salesiano. È emerso da loro il desiderio che le FMA mostrino Dio ai giovani con più coraggio e fiducia.

Nell’ultima riunione, i giovani hanno incoraggiato gli ascoltatori a leggere il documento finale, confrontandolo con il Progetto Ispettoriale, e a rispondere alla domanda: “Che cosa possiamo fare concretamente nelle nostre realtà per aiutare i giovani a realizzare i loro sogni?”.

I partecipanti all’incontro online hanno anche avuto la possibilità di porre delle domande ai protagonisti. In particolare, i giovani ascoltatori hanno espresso la riconoscenza per questa opportunità di incontrarsi insieme, di ascoltarsi e di condividere opinioni sul tema, cioè su come trasformare in realtà i sogni più profondi dei giovani e delle FMA.

Infine, sono state poste altre domande, come ad esempio: “Quali sono i passi che le FMA devono compiere per mostrare più fiducia nelle capacità dei giovani? Che cosa possono fare i giovani per rafforzare l’identità della Gioventù Salesiana in entrambi i Paesi?”.

Il ciclo di incontri si è chiuso con la preghiera a Maria e il desiderio, espresso dall’Ispettrice, suor Mateja Kranjc, di trasformare i desideri e le esperienze raccontate in processi di crescita per tutti.

“Sogniamo un Movimento Giovanile Salesiano in cui i veri protagonisti siano i giovani, che – pur accompagnati – si assumono le loro responsabilità e prendono le decisioni attraverso una struttura globale e stabile che permetta l’emergere delle migliori individualità. Esercitando la leadership come animatori del Movimento, senza secondi fini se non quello del servizio agli altri, essi hanno come modello il Buon Pastore. In questo servizio, i giovani leader insieme agli SDB e alle FMA si concentrano sui processi lunghi e sulla formazione, e non solo sugli eventi” (Dal Documento finale).

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