Roma (Italia). Il 4 giugno 2024, nella felice coincidenza dell’anniversario dell’apertura della causa di Canonizzazione di San Giovanni Bosco (4 giugno 1890), il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, il Cardinale Ángel Fernández Artime, ha inaugurato e benedetto i nuovi locali della Postulazione Generale salesiana a Roma, presso  la Comunità Zeffirino Namuncurà.

Nei locali e negli archivi della nuova Postulazione sono contenute le reliquie e la documentazione dei Salesiani di Don Bosco, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di altre/i membri dei Gruppi della Famiglia Salesiana in cammino verso gli onori degli altari.

All’evento erano presenti Mons. Maurizio Tagliaferri, relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, padre Sergio La Pegna, officiale del Dicastero e Superiore generale dei Dottrinari, padre Bruno Capparoni Postulatore Generale della Famiglia guanelliana, oltre a diversi membri del Consiglio generale dei Salesiani di Don Bosco e della Comunità della Sede Centrale, al Vicario della Visitatoria Maria Sede della Sapienza (UPS), don Giuseppe Ruta, a tutta la Comunità Zeffirino Namuncurà con il Direttore, don Silvio Roggia.

Erano inoltre presenti la Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Chiara Cazzuola, la Segretaria generale, suor Maria Luisa Nicastro, la vice Postulatrice della Causa di Madre Rosetta Marchese, suor Francesca Caggiano, FMA, le collaboratrici dell’Ambito per la Famiglia Salesiana e la Superiora Generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, Madre Graziella Beghini, con alcune consorelle.

 “Occorre esprimere profonda gratitudine e lode a Dio per la santità già riconosciuta nella Famiglia Salesiana di don Bosco e per quella in via di riconoscimento. Da don Bosco fino ai nostri giorni riconosciamo una tradizione di santità a cui merita dare attenzione, perché incarnazione del carisma che da lui ha avuto origine e che si è espresso in una pluralità di stati di vita e di forme.

Si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, consacrati e laici, vescovi e missionari che in contesti storici, culturali, sociali diversi nel tempo e nello spazio hanno fatto brillare di singolare luce il carisma salesiano, rappresentando un patrimonio che svolge un ruolo efficace nella vita e nella comunità dei credenti e per gli uomini di buona volontà”.

Sono le parole iniziali con cui don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, si è rivolto ai presenti, ricordando che la metà dei Gruppi della FS – 15 su 32 – hanno in corso almeno una Causa di beatificazione.

Ha poi presentato il suo team di lavoro – don Gabriel de Jesús Cruz Trejo, la Dott.ssa Lodovica Maria Zanet, la Dott.ssa Mariafrancesca Oggianu, la Dott.ssa Cristiana Marinelli, il Dott. Matteo Penati, il Dott. Maurizio Bruni, il diacono Luciano Griggio – e i lavori eseguiti, su progetto dell’architetto Toti Cameroni, con il coordinamento dello Studio dell’Ing. Francesco Miotto.

L’inaugurazione e la benedizione di questi locali ci ricorda che siamo depositari di una preziosa eredità che merita di essere meglio conosciuta e valorizzata. Oltre all’aspetto liturgico-celebrativo, occorre valorizzare appieno le potenzialità di tipo spirituale, pastorale, ecclesiale, educativo, culturale, storico, sociale, missionario… delle nostre Cause.

La santità riconosciuta, o in via di riconoscimento, da un lato è già realizzazione della radicalità evangelica e della fedeltà al progetto apostolico di don Bosco, cui guardare come risorsa spirituale e pastorale; dall’altro è provocazione a vivere con fedeltà la propria vocazione per essere disponibili a testimoniare l’amore sino all’estremo”.

Don Pierluigi, con la passione che lo contraddistingue, ha sottolineato quanto questa inaugurazione rappresenti un evento di grazia per tutta la Famiglia Salesiana: “L’esperienza conferma sempre più che la promozione e la cura delle cause di beatificazione e canonizzazione della nostra Famiglia, la celebrazione corale di eventi inerenti la santità, sono dinamiche di grazia che suscitano gioia evangelica e senso di appartenenza carismatica, rinnovando propositi ed impegni di fedeltà alla chiamata ricevuta e generando fecondità apostolica e vocazionale”.

Dopo la visione di due filmati – uno di presentazione dei lavori e uno sulla Santità salesiana, basato sul testo di don Pasquale Liberatore – è intervenuto  il Card. Ángel Fernández Artime, che nel suo saluto ha messo in rilievo un altro aspetto importante: la collocazione della Postulazione nella Casa che ospita i giovani Salesiani post-Novizi:

“è una comunità piena di vita, di salute, di missione, di studio, di preghiera, di giovani che hanno tutta la vitalità e una grande voglia di prepararsi per continuare nella vita salesiana”. Inoltre è inserita in una rete: “è molto vicina all’Università Pontificia Salesiana, all’istituto storico, alla biblioteca storica salesiana e all’Archivio centrale Salesiano”.

Ha poi ringraziato tutti coloro che l’hanno reso possibile – “Quello che oggi inauguriamo è frutto della dedizione di tante persone, del pensare insieme, del cercare insieme le risorse” – e ha evidenziato l’importanza della conservazione storica: “noi siamo figli spirituali di un uomo e dei primi che avevano una sensibilità straordinaria nella cura della storia, del conservare tutto quello che era la vita, perché sentivano chiaramente, don Bosco per primo, che Dio permanentemente si comunica”.

In un clima davvero di famiglia e di preghiera, si è infine svolta l’inaugurazione e la benedizione degli ambienti, culminata in questa preghiera: “O Dio, che ci dai la gioia di inaugurare questi locali, destinati a conservare e trasmettere la testimonianza di santità fiorita nel giardino salesiano, fa’ che custodiamo con amore questa eredità  e sappiamo promuovere tra i giovani e il popolo di Dio la chiamata universale alla santità con lo spirito apostolico di Don Bosco”.

Foto: Flickr FMA

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