Roma (Italia). Il 29 maggio 2024 a Roma, in Casa Generalizia, è terminato il Corso di Formazione Permanente Missionarie ad gentes, organizzato dall’Ambito per le Missioni dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice sul tema “Con Maria essere ‘presenza’ che genera vita” (Atti CG XXIV).

Giunte a Roma il 6 maggio, le 14 partecipanti provenienti da tutto il mondo hanno potuto incontrare la Madre Generale, Suor Chiara Cazzuola, le Consigliere Generali e le collaboratrici di ogni Ambito, visitare la Mostra del Carisma e la Mostra Mariana, vivere la grazia degli Esercizi Spirituali a Mornese , con la Festa di Madre Mazzarello, sostare sui luoghi carismatici a Nizza Monferrato, Colle Don Bosco, Chieri e celebrare la Festa di Maria Ausiliatrice a Torino, insieme al gruppo delle neo missionarie che stanno per partire per le loro destinazioni e alcune missionarie ad gentes in Italia, accompagnate dalla Consigliera generale per le Missioni, suor Ruth del Pilar Mora e dalle collaboratrici dell’Ambito.

Risvegliare la freschezza originaria della fecondità vocazionale missionaria e vivere la  sosta carismatica “alle origini” per ravvivare la passione missionaria del da mihi animas cetera tolle, erano infatti gli obiettivi tenuti sempre presente e vissuti durante il Corso.

Nella serata del 29 maggio, la Madre, nelle sue parole di saluto, ha ripreso dalle Lettere di Madre Mazzarello diversi punti: la vocazione missionaria come dono e responsabilità, il coraggio – “Quando si ha coraggio? Quando si ha fiducia”, – l’allegria, “segno di un cuore che ama tanto il Signore”, l’umiltà, come criterio per il discernimento vocazionale – “L’obbedienza vera è frutto di umiltà”, ha ricordato la Madre – e altri, ascoltati con viva attenzione dalle missionarie e dal gruppo delle neomissionarie.

Durante i Vespri, a cui sono erano presenti anche le Consigliere generali, Madre Chiara, insieme a suor Ruth del Pilar Mora, ha consegnato il crocifisso missionario a quattro sorelle che, pur in missione da tanti anni, non avevano avuto la possibilità di riceverlo: suor Imelda Barattino, piemontese, missionaria da 49 anni in Thailandia, suor Amalia Palacio, colombiana, missionaria da 52 anni in Cile, suor Mary Paul, indiana di Madras, missionaria da 17 anni in Sri Lanka e suor Mercedes Jimenez, equadoregna, che da tre anni è missionaria a Cuba. La serata è poi proseguita con un tempo di fraternità con la Madre e le Consigliere.

Al termine del Corso, durante il tempo dedicato a valutare quanto proposto, alla domanda “Quali aspetti del corso  ti sono stati più utili o preziosi?” alcune sorelle hanno risposto:

“Vorrei dire che tutti gli aspetti sono stati molto utili e preziosi, ma in particolare il tema degli Esercizi Spirituali, compresa la testimonianza di vita del predicatore, don Pietro Mellano; la sosta prolungata sui luoghi di Madre Mazzarello; la visita guidata sui luoghi di Don Bosco ai Becchi, a Chieri e a Torino; la possibilità di preghiera prolungata in Basilica”.

“Per primo: gli incontri con i diversi Ambiti mi hanno aiutato a comprendere meglio la missione di ciascun ambito e a valorizzare il lavoro che le sorelle svolgono per l’Istituto. Il secondo: le visite ai luoghi carismatici dell’Istituto mi hanno aiutato a rinnovare e coltivare lo spirito salesiano: l’amore all’Eucaristia e a Maria Ausiliatrice, lo  zelo apostolico di Don Bosco e Madre Mazzarello, il da mihi animas cetera tolle. E come terzo, il tempo di condivisione sui nostri luoghi di missione in diverse parti del  mondo ha arricchito ciascuna di noi”.

“Tutto il percorso fatto è stato molto importante, ma gli aspetti che mi sono sembrati più utili sono: gli Esercizi Spirituali; la visita ai luoghi di Don Bosco e l’incontro con Madre Mazzarello a Mornese, a Nizza con la ricchezza carismatica che ci hanno  trasmesso suor Piera Cavaglià e suor Paola Cuccioli; il tempo di riflessione in Basilica e la partecipazione alle diverse  celebrazioni. Il tempo di condivisione con le neomissionarie e tra di noi. Inoltre, l’’ambiente di fraternità e allegria; l’accoglienza in ogni comunità FMA che ci ha fatto sentire a casa”.

Tutti gli aspetti come le parole ascoltate, la conoscenza dei diversi Ambiti, i bellissimi discorsi della Madre Generale, le visite a diverse chiese, ai luoghi delle origini dei nostri Fondatori, gli esercizi spirituali “Con San Paolo verso Gerusalemme”; l’incontro con tante sorelle e l’animazione spirituale attraverso la preghiera animata e le Celebrazioni Eucaristiche; le particolari Feste di Santa Maria Mazzarello e di Maria Ausiliatrice; la condivisione con le sorelle anziane, missionarie da tanti anni, e le loro esperienze personali e comunitarie; il costante rimando al programma, sono stati positivi e apprezzati”.

La riconoscenza va anche a queste sorelle, per la loro testimonianza di fede, che aiuta a credere che un mondo migliore è possibile, grazie alla dedizione instancabile intessuta nelle trame nascoste di un quotidiano in cui, con la presenza e l’essere missionarie tra la gente, si può coinvolgere chi sta intorno “perché tutti abbiano vita e vita in abbondanza”. Dai loro racconti missionari si è potuto cogliere il lavoro instancabile e appassionato perché la gente, i giovani, i poveri possano beneficiare dei diritti fondamentali quali la pace, la giustizia, l’uguaglianza e la libertà per tutti. Per l’Ambito delle Missioni e per chi le ha accostate durante questo tempo, è stato come compiere insieme a loro un viaggio denso di umanità e fraternità.

Una sorella incontrata nelle visite ai luoghi delle origini, ha rivolto questo saluto che diventa un augurio per il loro ritorno alla missione:

Carissime sorelle, questa mattina, svegliandomi, ho pensato subito a voi! Siete arrivate come soffio dello Spirito Santo! Siete missionarie da anni lontani e vicini. Mi avete commosso profondamente. Io prego per il mondo, ma voi con le vostre mani, con i vostri occhi, con i vostri piedi toccate l’umanità, ne curate le ferite, i vostri cuori hanno il ritmo di popoli diversi, sorelle e madri di generazioni nuove. Voi toccate la povertà. Voi rischiate la persecuzione, voi salvate vite umane dalla fame e dalla guerra. Vi ringrazio. Io mi sento un nulla di fronte voi, ma il mio nulla si fa preghiera. Un abbraccio intercontinentale!”.

Foto: Flickr FMA

RISPONDI

Per favore inserisci il tuo commento!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.