Torino (Italia). Il 20 gennaio 2023, presso il Centro aggregativo “La Finestrella”, immerso tra le torri popolari nella periferia Nord Ovest di Torino, si è svolta la Tavola rotonda di presentazione del libro “Un sogno che ha trovato casa. In cammino con Suor Angela Cardani” a cura di Angela Bertero.
Nel corso dell’incontro i relatori hanno ripercorso la storia di suor Angela, FMA dell’Ispettoria Piemontese Maria Ausiliatrice (IPI) mancata il 27 ottobre 2019, che ha dato vita al “Vides Main” per condividere – insieme alla Comunità FMA e ai volontari – la vita della gente dei quartieri popolari e portare speranza.
“Non poteva che aprirsi così, con un gruppo di adolescenti, vestite con i colori dell’arcobaleno, che danzavano tenendo tra le mani un palloncino per far volare i sogni, la presentazione del libro che narra il cammino di suor Angela Cardani tra i giovani” – racconta Angela Bertero, curatrice del libro.
“Abbiamo scelto di far parlare lei per prima, attraverso un’intervista che era stata realizzata all’inizio della missione delle FMA nel quartiere Vallette – quando il Vides Main era nato da poco – da cui traspare la sua capacità di immaginare un futuro di bene, pur all’interno di un contesto difficile, e la sua fiducia nelle risorse dei giovani.
Ci hanno aiutato a tratteggiare il suo profilo di donna, di consacrata, di educatrice, di interlocutrice delle Istituzioni, voci autorevoli che l’hanno vista vivere e, in situazioni diverse, hanno potuto cogliere gli aspetti della sua personalità semplice ma poliedrica, capace di non arrendersi alle sfide dei tempi. In modo univoco hanno sottolineato come l’intento non era quello di celebrare il passato ma di far emergere i germi di futuro che suor Angela ha seminato.
Suor Carmela Busia, Consigliera ispettoriale per la Pastorale Giovanile, ha portato la vicinanza dell’Ispettrice, suor Emma Bergandi, e ha individuato l’eredità che suor Angela ha lasciato all’Ispettoria Piemontese nella forza missionaria e nel vivere l’umiltà delle origini.
Dopo il saluto della Vicesindaca del Comune di Torino, Dott.ssa Michela Favaro, nel suo intervento suor Celestina Corna, già Ispettrice dell’Ispettoria IPI, ha rintracciato la fede di suor Angela, che il libro definisce granitica fin dall’infanzia, e ha sintetizzato la sua vita e la sua opera nel binomio fede e missione, evidenziando il suo rapporto di fiducia con Madre Mazzarello e la cura amorevole e competente nei confronti, oltre che dei giovani, della Comunità Educante.
Dalle parole di suor Piera Cavaglià, Segretaria generale emerita dell’Istituto FMA, è emerso il suo impegno ad attualizzare il Sistema Preventivo e il coraggio di scommettere sulle potenzialità di quelle adolescenti dai più considerate a rischio che, trovando posto nel suo cuore, sono diventate capaci di “guardare il cielo sopra i tetti”. Una di loro, Debora Spica, oggi mamma, ha raccontato l’esperienza di amorevolezza che la vicinanza e la guida di suor Angela hanno regalato a lei e a tante altre, lasciando una traccia profonda nella loro vita.
Il Dott. Marco Borgione, già Assessore alla famiglia, alla salute, alle politiche sociali delle città di Torino, si è soffermato sul suo rapporto schietto e deciso con quei settori dell’Amministrazione Comunale con il mandato sui giovani e sulle fragilità, presso i quali suor Angela non ha esitato a portare la voce di chi faticava a farsi sentire.
Dopo questa carrellata, un piccolo spazio è stato dedicato ad illustrare il perché dell’icona del tiglio, scelta come filo conduttore della narrazione, che nelle pagine del libro si è sviluppata nella forma del dialogo.
Gli intermezzi tra un intervento e l’altro sono stati riempiti dal canto “Quelli che arriveranno” che parla del sogno di un bambino, a sottolineare come suor Angela non abbia mai trascurato di accogliere i sogni dei ragazzi e dalla voce degli adolescenti di oggi. A partire dal primo logo del Vides Main, il quale raffigurava “la panchina del niente” che a poco, a poco, diventava una scala verso il cielo, i giovani hanno illustrato quello ideato da loro per passare un messaggio ai loro coetanei. Hanno dipinto una delle torri della zona, considerato dall’immaginario collettivo uno degli emblemi del disagio, che gradualmente si accende di luce, perché chi la abita decide di mettersi in gioco e di diventare parte attiva del cambiamento.
Al termine di questa Tavola rotonda un po’ originale, il condividere il buffet, preparato con cura da tanti volontari, ha offerto ai numerosi convenuti – FMA, Postulanti, i nipoti, esponenti delle Istituzioni, giovani di ieri e di oggi, volontari, amici – la possibilità di scambiarsi ricordi, pezzetti di vita, momenti in cui sognare insieme è stato fondamentale, e di sottolineare ancora un volta come il Vides Main di oggi sia frutto del coraggio di suor Angela – e della Comunità FMA che con lei ha condiviso tutto – di guardare a questo territorio, definito da tanti un quartiere malfamato, con ottimismo salesiano.