Budapest (Ungheria). L’8 giugno 2022 ricorre la memoria liturgica del Beato Stefano Sándor, Salesiano Coadiutore martire (1914-1953).
Il 4 giugno 2022, a Budapest, il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, al termine della Celebrazione Eucaristica, ha benedetto la nuova urna che custodisce le reliquie del Beato, ritrovate e identificate nel 2019. Il Reliquiario è stato portato in solenne processione e deposto presso l’altare di Maria Ausiliatrice nella Chiesa del Clarisseum, dove il giovane Coadiutore visse gran parte della sua vita religiosa a servizio dei giovani, come maestro tipografo ed educatore amato e stimato da confratelli e giovani.
La Celebrazione si è svolta nei cortili della struttura dove un tempo era situata la sede dell’Ispettoria ungherese con annessi alcuni edifici, tra i quali la tipografia dove lavorava Stefano Sándor, riconsegnati di recente alla proprietà dei Salesiani. Nell’omelia, il Rettor Maggiore ha espresso la gioia per il “ritorno a casa” del Beato:
“Il Beato Stefano Sándor torna a casa sua e noi Famiglia Salesiana, amici di Don Bosco, Salesiani di Don Bosco, possiamo tornare a un posto, a casa nostra, per continuare a fare il bene. (…) Le reliquie di Stefano Sándor, come quelle di tutti i Santi e Beati sono come stelle del cielo che rafforzano la nostra fede. (…) Qui abbiamo la testimonianza di un giovane Salesiano Coadiutore, di un tipografo che faceva assistenza tra i ragazzi, che insegnava il catechismo, che era un innamorato di Dio e di Don Bosco e la sua vita ha più forza, perché per noi è modello di vita”.
Numerosi erano i membri della Famiglia Salesiana presenti: l’Ispettore dell’Ispettoria ungherese (UNG), don János Andrásfalvy, il Consigliere Regionale per l’Europa Centro Nord, don Jachimowicz Roman, il Postulatore Generale, don Pierluigi Cameroni, SDB, il Superiore dell’Ispettoria di Africa Nigeria Niger (ANN), don Jorge Crisafulli, don Albert Van Hecke, già ispettore in Ungheria, il Sig. Bryan Magro, Presidente Mondiale della Confederazione degli Exallievi. C’erano inoltre alcune persone anziane, che erano ragazzi ai tempi di Stefano Sándor o suoi compagni di prigionia (Fonte: InfoANS).
Alla Celebrazione non sono mancate tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice della Comunitá Maria Ausiliatrice di Budapest, dell’Ispettoria Triveneta S. Maria D. Mazzarello (ITV), una FMA dell’opera di Eger e suor Katalin Egyházy della Comunitá S. Giovanni Bosco di Mogyoród, nativa di quella zona, che ha frequentato, prima di entrare nell’Istituto FMA, la chiesa e l’oratorio dove ora viene onorato il Beato Stefano Sándor. Una FMA descrive così le emozioni vissute nella giornata:
“Circa 70 anni fa Stefano Sándor usciva suo malgrado da quella porta, rimanendo fedele a Dio e ai giovani. Ora è rientrato, accompagnato da una folla immensa, tra canti di gioia e di esultanza, colmi di pace e di vera beatitudine. Sull’urna contenente, quale insigne reliquia, il cranio e le ossa delle gambe, risplende la scritta: ‘I martiri sono stelle, nel cielo oscuro, affinché illuminino la via dell’amore’. Al termine dell’Eucarestia, l’urna é stata deposta ai piedi della nicchia in cui sta la statua di Maria Ausiliatrice, Madre che lo ha sempre sostenuto nel calvario degli estenuanti interrogatori del regime comunista.
Il coraggio eroico di questo giovane Salesiano Coadiutore, ha ridato a tutti, a noi presenti in particolare, nuovo vigore per rinnovarci nel ‘da mihi animas coetera tolle’ e ci ha accesi di nuova speranza, perché nella missione di ogni giorno risplendano il volto, la voce e la Persona di Gesú, unico Salvatore”.
Nato a Szolnok, in Ungheria, il 26 ottobre 1914, Stefano Sándor conobbe Don Bosco leggendo il Bollettino Salesiano e si sentì subito attratto dal Carisma. Nel 1936 entrò come aspirante al Clarisseum, dove frequentò i corsi di tecnico-stampatore nella Tipografia Don Bosco. Il 24 luglio 1946, al ritorno dal fronte, dove nel corso della Seconda Guerra Mondiale rincuorava salesianamente i compagni di trincea, emise la Professione Perpetua, diventando Coadiutore Salesiano.
Nel 1948 conseguì il titolo di maestro-stampatore e si dedicò a insegnare il mestiere ai giovani, in particolare ai più poveri. Alla fine degli studi gli allievi di Stefano venivano assunti nelle migliori tipografie della capitale e dello Stato. Con le persecuzioni comuniste verso le scuole cattoliche, Stefano fu colto sul fatto mentre stampava in tipografia e dovette scappare. Nel luglio del 1952 fu catturato mentre lavorava in una tipografia pubblica e non fu più rivisto dai confratelli.
La causa di martirio è iniziata a Budapest il 24 maggio 2006, il Decreto di martirio è del 27 marzo 2013. Il 19 ottobre 2013 a Budapest, è stato beatificato nel corso dell’Eucarestia celebrata dal Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Card. Angelo Amato, SDB, in rappresentanza di Papa Francesco.