Roma (Italia). Il 22 giugno 2019, l’Ambito per la Pastorale Giovanile ha tenuto un incontro con Hno. Juan Antonio Ojeda (La Salle – Spagna), Responsabile dei Progetti Educativi dell’Ufficio Internazionale dell’Educazione Cattolica (OIEC), con Monica Cantón Celis (CEO Design for Change Global – Spagna) e con Kiran Bir Sethi Fondatrice di una scuola, Riverside School ad Ahmedabad (2001), con l’obiettivo di approfondire un modello educativo incentrato sulla “qualità dell’apprendimento”, sul “benessere dello studente” e sull’”empatia nell’educazione”.
Nel 2009, Sethi ha approfondito i principi praticati a Riverside per fondare il movimento “Design for Change” con l’obiettivo di portare i bambini e i giovani a guidare il cambiamento nelle loro comunità scatenando ciò che definisce “I can superpower”.
“Io posso, Noi possiamo” è il Progetto Educativo Mondiale che ci fa sentire più dalla parte dei giovani “per trovare una risposta concordata e collettiva, condivisa e responsabile alla sfida della crisi ecologica e del cambiamento climatico” (Appello di Papa Francesco e del Patriarca ecumenico Bartolomeo, 1° settembre 2017).
Bambini e bambine, adolescenti e giovani hanno accettato la sfida di Papa Francesco della Laudato Si’ e hanno aderito al Progetto Internazionale IO POSSO! prendendosi cura della ‘casa comune’ e migliorare l’ambiente in cui vivono.
Insieme a tanti educatori ed educatrici l’Ambito crede che i giovani possano cambiare il mondo: sono loro i protagonisti di un cambiamento radicale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (ODS) entro il 2030. E li accompagnerà con cuore educativo e appassionato.
Lavorerà nelle classi e nei cortili, a scuola e all’oratorio-centro giovanile, nelle palestre e nelle case-famiglia, tra i piccoli della scuola dell’infanzia come tra i giovani universitari in modo critico, creativo e collaborativo, utilizzando la metodologia Design for Change perché siano creati progetti concreti di trasformazione e miglioramento della realtà personale e socio-ambientale.
Le varie fasi di ogni progetto o storia di cambiamento “Io posso” sono in sintonia con il Sistema Preventivo: vedere il contesto; immaginare soluzioni; agire e costruire il cambiamento; condividere le proprie realizzazioni per contagiare e ispirare un gran numero di persone; verificare e ripartire.
Si realizzerà una catena mondiale di bambini e giovani e questo vuol dire cambiare il mondo, passo dopo passo, mettendo in gioco quattro competenze fondamentali e tipicamente salesiane: il pensiero critico, la creatività, lo spirito di collaborazione, la comunicazione, fidandosi del potenziale presente nelle Comunità Educanti: i piccoli, i giovani.
Essi – come dice Papa Francesco – sanno lavorare con il cuore, con la testa e con le mani. Insieme NOI POSSIAMO cambiare il mondo.
OIEC e DFC hanno presentato l’intero processo che stanno facendo per l’Incontro mondiale di novembre con il Papa.