Varsavia (Polonia).  Il 27 luglio 2024, presso il Centro Missionario di Varsavia, suor Maria Assunta Sumiko Inoue, Consigliera Visitatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha avuto un incontro di conoscenza con le Consigliere, le Direttrici e la Superiora della Visitatoria Madre di Dio (EEG). Suor Maria Assunta aveva infatti  espresso il desiderio di conoscere di persona le sorelle delle Comunità dei 4 Paesi che fanno parte della Visitatoria Europa Est – Georgia, prima della Visita canonica in programma per l’anno 2025.

Dopo l’arrivo all’aeroporto e l’accoglienza festosa da parte delle sorelle, suor Maria Assunta ha fatto una visita breve al Centro Missionario. Dopo pranzo le sorelle della Visitatoria EEG con la Superiora, suor Malgorzata Pietruszczak, si sono radunate per un pomeriggio di lavoro e riflessione sul tema matteano “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9) guidato dalla Visitatrice.

Prima in assemblea e in un secondo tempo nei gruppi di lavoro, le sorelle hanno analizzato i concetti di pace nella cultura tradizionale e di cultura della pace, per comprendere meglio il vero significativo di questo prezioso dono secondo gli insegnamenti della Chiesa, per vivere da cristiani e trasmettere alle nuove generazioni il vero valore della pace.

In questo tempo di conflitto, che sta vivendo in prima persona con le proprie Comunità Educanti, insieme alla comunità mondiale dell’Istituto, la Visitatoria EEG assume l’impegno di “accompagnare le giovani e i giovani e di sostenerli nella ricerca del senso della Vita, nella costruzione di un future di pace, di fraternità, di amicizia sociale, di responsabilità per la casa comune” (cf Atti CG XXIV, n.14).

Riconoscenti a Dio per questo tempo di fraterna condivisione e grazia, le FMA della Visitatoria continuano la loro missione nell’incessante preghiera per la pace e implorano il dono di essere costruttrici di pace negli ambienti dove operano, secondo le parole del profeta Isaia: “Signore, ci concederai la pace, perché tu dai successo a tutte le nostre opere” (Is 26, 12).

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