(Brasile). Il 5 marzo 2021 la Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM) – la Rete dei Vescovi che coordina l’attività di Diocesi, Congregazioni religiose, Associazioni e ONG cattoliche nella regione amazzonica – ha comunicato l’elezione di tre rappresentanti dell’Amazzonia nel Consiglio di Presidenza, tra cui suor Maria Carmelita de Lima Conceição, Figlia di Maria Ausiliatrice, Ispettrice dell’Ispettoria Nossa Senhora da Amazônia di Manaus (BRM), come Consigliera.
Nel Comunicato si legge:
La Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM) assume, come Chiesa, le proposte del Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia: «Una Chiesa dal volto amazzonico ha bisogno che le sue comunità siano impregnate di spirito sinodale, sostenute da strutture organizzative in accordo con questa dinamica, come autentici organismi di ’comunione’, (…) prestando particolare attenzione all’effettiva partecipazione dei laici al discernimento e alla presa di decisioni, rafforzando la partecipazione delle donne». (DF 92)
Nel Documento Finale del Sinodo si esplicita: «che la voce delle donne sia ascoltata, che siano consultate e partecipino alle decisioni e, in questo modo, possano contribuire con la loro sensibilità alla sinodalità ecclesiale» (DF 101). Inoltre, nell’Esortazione Apostolica postsinodale Querida Amazonía, Papa Francesco afferma: «In una Chiesa sinodale le donne, che di fatto svolgono un ruolo centrale nelle comunità amazzoniche, dovrebbero poter accedere a funzioni e anche a servizi ecclesiali che non richiedano l’Ordine sacro e permettano di esprimere meglio il posto loro proprio». (QA, 103)
Sulla base di queste sollecitazioni e del processo di discernimento, al Presidente, Card. Pedro Barreto Jimeno, SJ, al Vicepresidente, Mons. Rafael Cob García e al Segretario Esecutivo, Padre João Gutemberg M. C. Sampaio, FMS, si aggiungono: suor Maria Carmelita de Lima Conceição, FMA e la Sig.ra Yesica Patiachi Tayori, indigena del popolo Harakbut, quali Consigliere e, come Assistente Segretario, il Sig. Rodrigo Fadul Andrade.
Suor Maria Carmelita nel 2019 era stata invitata a partecipare da uditrice al Sinodo Panamazzonico come rappresentante della Vita Religiosa. In un’intervista, aveva espresso il suo impegno “di rappresentare tutte le consacrate, le madri di famiglia e un gran numero di donne che sono presenti a nome di comunità di fede che sostengono la Chiesa presente nelle regioni più distanti dei diversi paesi della Pan Amazzonia”. E aveva aggiunto: “Sono felice di sentire che come FMA siamo tenute in considerazione in molte proposte che riguardano la cura della vita, la protezione della casa comune e la salvezza del pianeta”.
In prossimità della Giornata Internazionale della Donna, queste elezioni contribuiscono a valorizzare la presenza e il servizio delle donne nei processi di promozione e difesa della vita, in sinodalità con la Chiesa e con le organizzazioni del territorio.
“La sinodalità segna uno stile di vivere la comunione e la partecipazione nelle Chiese locali che si caratterizza per il rispetto della dignità e dell’uguaglianza di tutti i battezzati e le battezzate, la complementarietà dei carismi e dei ministeri, il piacere di riunirsi in assemblea per discernere insieme la voce dello Spirito”.
(Documento finale del Sinodo dell’Amazzonia, 91)
Fecunda misión! Como María, siempre abierta a la gracia! Bendiciones!