Roma (Italia). Nel gennaio 2025, mese salesiano che culmina con la Festa di San Giovanni Bosco, grande educatore, il Video del Papa, con l’intenzione di preghiera che il Santo Padre affida alla Chiesa cattolica attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa – iniziativa partita nel 2016 – è “per il diritto all’educazione”.

Nel video, Papa Francesco parla di vera e propria “catastrofe educativa”:

Oggi si vive una “catastrofe educativa”. E non è un’esagerazione. A causa delle guerre, delle migrazioni e della povertà, circa 250 milioni di bambini e bambine non hanno accesso all’istruzione. Tutti i bambini e i giovani hanno diritto a frequentare la scuola, indipendentemente dalla loro situazione migratoria.

L’educazione è una speranza per tutti: può salvare migranti e rifugiati dalla discriminazione, dalle reti criminali e dallo sfruttamento… Tanti minori sfruttati! E può aiutarli a integrarsi nelle comunità che li stanno accogliendo.

L’educazione ci apre le porte a un futuro migliore. E così, i migranti e i rifugiati possono contribuire alla società, sia nel loro nuovo Paese sia nel Paese d’origine, se decidono di tornare. E non dimentichiamo mai che chi accoglie lo straniero accoglie Gesù Cristo.

L’intenzione del Santo Padre per il mese di gennaio 2025:

Preghiamo perché i migranti, i rifugiati e le persone colpite dalla guerra vedano sempre rispettato il proprio diritto all’educazione, educazione necessaria per costruire un mondo più umano.

Il desiderio del Papa è che “tutti” i bambini e i giovani, indipendentemente dalla propria condizione, possano frequentare la scuola e godere pertanto del diritto all’istruzione che spetta loro. In particolare, pone l’accento sulla condizione di migranti e rifugiati, che sperimentano ancor di più la discontinuità educativa e le condizioni precarie nelle quali non è garantita la possibilità di studiare, con riferimento alle parole di Gesù nel Vangelo di Matteo (25,35): “Ero straniero e mi avete accolto”.

“In molti casi, le scuole in zone di conflitto o nei campi profughi hanno un accesso molto limitato a materiali educativi, infrastrutture adeguate e insegnanti qualificati. Inoltre, quando i bambini e i giovani si trasferiscono in altri Paesi o regioni, il loro status migratorio può impedire loro di accedere all’istruzione e, di conseguenza, a un futuro migliore”, si legge nel comunicato stampa di presentazione.

In questo Anno Santo dedicato alla speranza, la preghiera alimenta e rende concreta la speranza di costruire un mondo più umano, in cui vengano rispettati i diritti di tutti gli uomini e di tutte le donne.

A proposito del Giubileo, il Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, P. Cristóbal Fones, S.J., ricorda “che una delle condizioni necessarie per ottenere le indulgenze concesse in occasione di questo Anno Santo è, precisamente, pregare per le intenzioni del Sommo Pontefice, che sono molto concrete e che durante questo mese si concentrano sul rispetto di questo diritto fondamentale di persone molto vulnerabili”.

L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, impegnato concretamente nel garantire il diritto all’educazione a migliaia di bambini e di giovani in 97 Paesi dei 5 continenti del mondo, sostiene con la preghiera questa intenzione, perché “tutti” i giovani e le giovani, specialmente i più poveri e svantaggiati, “abbiano vita in abbondanza”.

“La missione salesiana privilegia l’educazione di chi si trova in situazione di povertà e di rischio; per questo coinvolge tutti coloro che si impegnano nel promuovere la formazione integrale” (LOME, p.8).

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