Roma (Italia). Il 2 giugno 2024 una delegazione di sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche della Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM) – tra cui il Presidente, Mons. Rafael Cob García, Vescovo del Vicariato di Puyo (Ecuador) e i tre Vicepresidenti, suor Maria Carmelita de Lima Conceição, FMA, Ispettrice dell’Ispettoria Nostra Signora dell’Amazzonia (BRM), l’indigena peruviana Yessica Patiachi e Mons. David Martinez de Aguirre, Vescovo del Vicariato di Puerto Maldonado (Perù) – e della Conferenza Ecclesiale dell’Amazzonia (CEAMA), con il Presidente, il Cardinale peruviano Pedro Ricardo Barreto Jimeno, è giunta a Roma per una triplice celebrazione: il 10° anniversario del’istituzione della REPAM, il 5° anniversario del Sinodo speciale per l’Amazzonia e il 4° anniversario dell’Istituzione della CEAMA.
Mantenere un dialogo fraterno con Papa Francesco e ricevere le sue indicazioni, nonché incontrare i Dicasteri per far conoscere loro la missione di ciascuna organizzazione, l’articolazione dell’accompagnamento e la comunione tra CEAMA e REPAM in Amazzonia, erano gli obiettivi della loro presenza a Roma, fino al 7 giugno.
Il primo incontro è avvenuto il 3 giugno con Papa Francesco, nell’udienza privata in Vaticano, un incontro storico, essendo il primo ufficiale tra il Pontefice e le due organizzazioni che operano nel territorio amazzonico.
Il Papa ha accolto il gruppo dicendo: “Vi ringrazio per questo cammino insieme”. E ha raccomandato: “Dobbiamo continuare a prenderci cura delle persone, della nostra casa comune, delle nostre culture. Dobbiamo continuare a prenderci cura dell’Amazzonia”.
Il Card. Barreto e il Mons. Cob hanno salutato Papa Francesco a nome della delegazione, sottolineando la missione della CEAMA e della REPAM di continuare nella costruzione di una Chiesa sinodale dal volto amazzonico. Ricordando l’esperienza del Sinodo per l’Amazzonia dell’ottobre 2019, la cui preparazione è stata coordinata dalla REPAM, il Card. Barreto ha sottolineato che, nonostante nel territorio si continuino ad affrontare gravi sfide, REPAM e CEAMA sono motivo di speranza per un’azione articolata della Chiesa per la difesa della casa comune.
Insieme a loro erano presenti tutti i popoli che abitano la regione pan-amazzonica, una realtà segnata dalla povertà a causa dello sfruttamento delle terre e delle risorse.
Dopo l’incontro con Papa Francesco, le delegazioni di CEAMA e REPAM hanno avuto un’intensa agenda, per ringraziare e valorizzare la presenza dei diversi Dicasteri coinvolti nella missione di concretizzare il Sinodo che, secondo le parole del Vescovo Rafael Cob, è stato: “un kairós dello Spirito che muove e guida il cammino ecclesiale, per farci sognare, con gioia e speranza, i quattro sogni di Francesco: sociale, culturale, ecologico ed ecclesiale”.
Il 4 giugno, presso il Centro Sheikh Zayed della sede FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, hanno partecipato alla presentazione del volume “Amazzonia: Nuovi percorsi per la Chiesa e per un’ecologia integrale”, contenente gli Atti dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica. (cf Vatican News)
Si sono poi susseguiti gli incontri con i diversi Dicasteri: dell’Evangelizzazione, dei Vescovi, Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, del Culto Divino, della Comunicazione, Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.
Il 7 giugno, presso l’Università Gregoriana, si è svolto il Convegno “Cammino Sinodale della Chiesa in Amazzonia”, rivolto alle agenzie di cooperazione internazionale, alle organizzazioni pastorali ed ecclesiali, alla Vita Consacrata, a tutte le persone sensibili alla causa dell’Amazzonia, ai giornalisti e ai media interessati ad intervistare le Presidenze di REPAM e CEAMA.
La Delegazione ha anche celebrato i martiri che hanno dato la vita per la missione, tra cui molti missionari, catechisti e lavoratori sacrificati dall’avidità di chi mira solo ad appropriarsi delle sue ricchezze naturali.
Suor Carmelita Conceição esprime così la gioia di far parte di questo cammino:
“Le Figlie di Maria Ausiliatrice in Amazzonia sono presenti in Amazzonia da 101 anni ed è una grande gioia poter far parte di questa storia segnata da luci e ombre, riportando la memoria dei missionari che hanno dato la vita anche in questo territorio attraverso la pastorale educativa. Come membro della REPAM, sono felice di sentire il Papa dire: ‘Dobbiamo andare avanti’, allargando l’orizzonte alle nuove generazioni che faranno la loro parte, essendo presenti nella storia di oggi. Sono molto grata all’Istituto FMA e alla mia Ispettoria, che mi permette di partecipare a questo movimento della Chiesa inserito nella realtà amazzonica e aperto al mondo”.
La REPAM è un’organizzazione ecclesiale nata nel settembre 2014 come risultato del cammino intrapreso dalla Chiesa profetica e incarnata nella Pan-Amazzonia, un territorio che comprende Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Perù, Suriname e Venezuela. Proteggere e costudire l’Amazzonia e i suoi abitanti è fondamentale per garantire l’esistenza del Pianeta, Casa Comune dell’intera umanità.
Durante i 10 anni di consolidamento della Rete, sono stati generati diversi processi significativi per il territorio amazzonico, di rilievo per tutta l’umanità:
– Nel 2015 Papa Francesco ha sottolineato il tema dell’Amazzonia nell’Enciclica Laudato si’.
– Nel 2019 ha avuto luogo a Roma il Sinodo per l’Amazzonia.
– Nel 2020 è stata pubblicata l’Esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazônia.
– Nel 2020 è stata fondata la Conferenza Ecclesiale dell’Amazzonia (CEAMA).
Da questi processi sono nati la Rete Interculturale di Educazione Bilingue (REIBA) e il Programma Universitario Amazzonico (PUAM). In relazione a questo percorso, sono state fondate e consolidate le Reti Ecclesiali per l’Ecologia Integrale in diversi contesti territoriali del mondo, formando la “Ecclesial Networks Alliance for Integral Ecology (ENA).