Roma (Italia). “Dall’emergenza a una nuova presenza” è lo slogan con cui, il 18 aprile 2020, la Presidente del CIOFS/Scuola suor Marilisa Miotti, ha accompagnato la riflessione condivisa durante l’incontro dei Consigli Direttivi Regionali e Interregionali del CIOFS/Scuola esprimendo la necessità di rispondere con coraggio alla situazione storica che si sta vivendo.
La Presidente del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane – C.I.O.F.S., suor Anna Razionale ha invitato i 53 partecipanti, collegati in videoconferenza, a mantenere viva la speranza, a credere che il futuro si costruisce insieme vivendo questo tempo nella solidarietà. La solidarietà può essere vissuta a vari livelli: alle FMA e laici dell’Istituto viene chiesto di pensare, ricercare, condividere “insieme” per dare continuità della SCUOLA FMA in Italia.
Non si può negare che “oggi ci troviamo in un mare in tempesta, – dice suor Marilisa –, la prima tentazione sarebbe quella di lasciare tutto; invece è importante fare memoria di come noi Figlie di Maria Ausiliatrice durante la storia abbiamo affrontato numerose difficoltà, con molto coraggio e innovazione, ciò che ci veniva proposto”.
Da sempre le Scuole FMA hanno evidenziato l’attenzione:
– alla Formazione delle insegnanti in linea con la normativa ministeriale;
– ai cambiamenti culturali e politici della Nazione;
– all’attività operosa e creativa, dinamica e ottimista delle FMA nei confronti dell’attività scolastica;
-allo stile attento alla formazione della persona delle/gli alunne/i, come elemento caratterizzante la pedagogia e la didattica delle FMA.
Laboratorio di ricerca e innovazione
Nel periodo dal 1957 al 1997 le Scuole salesiane sono state un laboratorio di ricerca e innovazione e, sin da allora, si sono caratterizzate per la vivacità e capacità di sperimentazione.
Nel 1957 presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Torino ha preso vita un fermento innovativo didattico, secondo i criteri di quella che è stata poi la Scuola Media Unica (1963), denominata Centro S.A.S. (Scuola Attiva Salesiana), e che ha portato ad una reinterpretazione del Sistema Preventivo. La scelta è stata sollecitata dal desiderio di predisporre sussidi, metodi, programmi in ambito cattolico prevedendo che sarebbero arrivati e imposti programmi e libri informati al laicismo con una sana visione dell’allievo, attraverso una proposta educativa sperimentata scientificamente. Il denominatore comune è stato quello di promuovere una scuola nuova in grado di rispondere alle esigenze dei tempi e alle attese delle nuove generazioni.
Il periodo delle sperimentazioni dal 1970 al 1997
Negli anni ’70 si è avviata in alcune Scuole Superiori nelle città di Lecco, Nizza, Torino, Acireale e Torre Annunziata una innovativa metodologica che ha investito non solo i docenti, anche alunne e famiglie con il tentativo di rileggere i programmi, di attivare nuovi percorsi curriculari, quali il Liceo Linguistico, la sperimentazione Brocca, il Liceo della Comunicazione e cogliere così il cuor
e dell’educazione in vista di formare “buoni cristiani e onesti cittadini” in un orizzonte culturale che stava cambiando. Si sono susseguiti convegni per insegnanti a Torre Annunziata, Pacognano, Gualdo Tadino per una ricerca-azione il cui intento è stato di suscitare un fermento nella Scuola delle FMA, mantenendo alto il livello culturale, e soprattutto la padronanza della pedagogia e della didattica per incontrare personalmente ogni alunna e permetterle uno sviluppo adeguato della personalità nel segno della innovazione creativa.
La collaborazione, formazione e ricerca dal 1988 al 2019
L’attività formativa di oggi ha la sua origine in alcuni eventi particolarmente significativi ed è segnata da tappe altrettanto importanti. Quattro le principali tappe dell’itinerario:
– 1988 – 2004: collaborazione tra SDB e FMA, sostenuta dalla Conferenza Ispettoriale Italiana – CII e dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia – CISI, tempo di progetti e di formazione diffusa;
– 1998 inizio dell’Associazione Nazionale CIOFS/Scuola;
– dal 2005 il moltiplicarsi dei Corsi formativi sia a livello nazionale che territoriale. Nascita della Commissione europea;
– dal 2011 ricerca di sostenibilità tra le scuole, leadership e relazione tra i vertici.
Nel 2020 come si caratterizzerà la Scuola Salesiana?
La situazione odierna è un’OCCASIONE per l’innovazione e la gioia della fede, del servizio educativo e didattico, della salvezza che esse promuovono. Questa è l’ottica con cui affrontare le fatiche di oggi in continuità con quanto chi ci ha preceduto ha fatto con tanto entusiasmo e con tanta convinzione.
La situazione attuale evidenzia smarrimento e incertezze: il cambiamento nella didattica, il nuovo orario delle lezioni, la nuova modalità nelle relazioni, la gestione diversa dei contratti di lavoro… e nonostante tutto questo emergono lo spirito di conservazione e adattamento della scuola, la gestione del presente, l’inattesa voglia di scuola da parte degli alunni, la comunità degli insegnanti con “spirito imprenditoriale”… la pandemia Covid-19 ha riconsegnato la scuola come un prezioso bene comune!
L’emergenza che si sta vivendo è, quindi, per i Consigli Direttivi CIOFS/Scuola Regionali e Interregionali un tempo favorevole per studiare, pensare, ricercare insieme le Linee operative comuni per la gestione educativo-didattica, organizzativa e per la sostenibilità delle Scuole FMA d’Italia.
Cosa avrebbero fatto oggi Don Bosco e Madre Mazzarello! È possibile guardare a loro imitando in questo tempo il loro coraggio, la creatività e il genio profetico che nascono da una passione educativa e da una grande resilienza nelle difficoltà, pur di veder i giovani sorridere al futuro attrezzandosi culturalmente nel proprio presente!