(Filippine). Il 27 agosto 2021, si è svolto online il Congresso Nazionale Giovanile LVF, organizzato dalla Fondazione Laura Vicuña (LVF) dell’Ispettoria S. Maria Mazzarello (FIL) – partnership tra l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e professionisti/collaboratori laici per affrontare i bisogni e i problemi dei ragazzi di strada – sul tema del lavoro minorile.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2021 Anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile , definito dalle norme internazionali del lavoro come l’attività lavorativa che priva i bambini e le bambine della loro infanzia, della loro dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico.
Al Congresso hanno partecipato oltre 500 bambini/e e ragazzi/e appartenenti alle Comunità della Fondazione LVF e alunni/e di alcune Scuole di Metro Manila, della Provincia di Cebu, di Iloilo, di Samar e del Negros Occidental.
Suor Maria Victoria Santa Ana, FMA, Direttore Generale LVF, in apertura del Congresso ha invitato bambini/e e ragazzi/e a scoprire e realizzare il progetto che Dio ha su ciascuno/a. Il lavoro minorile è un problema che riguarda molti bambini/e nelle Filippine, spesso costretti/e a lavorare in condizioni di sfruttamento, a rischio della salute e dello sviluppo armonico della persona, per aiutare la famiglia nel sostentamento. Suor Maria Victoria ha esposto la finalità del Congresso: offrire uno spazio di approfondimento e di riflessione sulla problematica, per individuare possibili vie di soluzione.
Due giovani membri di LVF e un Assistente sociale sono stati i facilitatori del Congresso, favorendo l’interazione e lo scambio di opinioni tra i giovani partecipanti e i sostenitori della Fondazione sugli argomenti trattati: la definizione di bambino/a e i diritti, il lavoro minorile e i rischi che comporta, alcuni esempi di lavori pericolosi e altri argomenti legati a questo tema.
Suor Runita Borja, Consigliera Generale per la Pastorale Giovanile dell’Istituto FMA, si è rivolta ai/alle partecipanti ricordando che ognuno ha un ruolo nel mondo e che Dio ha donato a ciascuno/a un’educazione e dei talenti da portare a pieno compimento, non solo per il benessere personale e famigliare, ma per essere condivisi, per il bene delle proprie Comunità, della Nazione e di tutti.
Come contributo per l’Anno Internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile, i partecipanti hanno riflettuto insieme su come collaborare a ridurre o eliminare il lavoro minorile. È emersa la responsabilità dei genitori nel provvedere ai bisogni dei figli in crescita, in particolare cibo e istruzione, in modo che non vadano a lavorare mentre sono ancora piccoli. Alle famiglie dovrebbero altresì essere garantiti aiuti concreti per avere un lavoro. Una giovane partecipante ha suggerito un maggior impegno nella promozione nei genitori della consapevolezza sui diritti dei bambini e sugli effetti dannosi del lavoro, per contribuire a ridurre i casi di lavoro minorile.