Ginevra (Svizzera). La 42° Sessione Ordinaria del Consiglio per i Diritti Umani ha realizzato alcuni Side-event. L’IIMA e il Vides Internazionale insieme alla Missione permanente delle Filippine, hanno organizzato l’evento “Promoting a Safe and Empowering Environment for all Children and youth. – best practices for child and youth protection and participation through human rights education” tenutosi al Palazzo delle Nazioni il 25 settembre 2019.
Gli obiettivi principali dell’evento sono stati: individuare pratiche da attuare a livello nazionale per promuovere un ambiente sicuro e responsabilizzante per tutti i bambini attraverso la mobilitazione del sostegno basato sulla comunità per la protezione e la partecipazione dei minori; rafforzare l’impegno globale per garantire che la partecipazione dei minori sia fondamentale in tutte le iniziative e decisioni che riguardano i minori; dare visibilità alle questioni relative ai diritti umani attraverso le testimonianze di bambini, giovani ed educatori; incoraggiare i governi e gli attori della società civile a impegnarsi in un dialogo costruttivo per affrontare efficacemente le sfide dei diritti umani che impediscono la creazione di un ambiente favorevole per la partecipazione e la protezione dei bambini e dei giovani a tutti i livelli.
L’Ambasciatore delle Filippine, Sua Eccellenza Evan Garcìa, nella sua nota introduttiva all’evento, ha sottolineato l’importanza della partecipazione e dell’empowerment dei bambini e dei giovani attraverso l’educazione ai diritti umani. Sua Eccellenza ha sottolineato soprattutto che il programma mondiale per l’educazione ai diritti umani ha l’obiettivo di sviluppare una cultura dei diritti umani e di rafforzare il partenariato e la cooperazione a tutti i livelli secondo quanto stabilito dalla quarta fase del piano di azione per il periodo 2020-2024.
Dopo la nota introduttiva è stato proiettato un videomessaggio di due bambini indiani, S. Abinaya e Kotteswaran Dhanasekran (purtroppo assenti per la negazione del visto), che hanno condiviso l’esperienza nel parlamento dei bambini che li ha resi protagonisti nei progetti di difesa dei bambini e dei giovani rendendo possibile spezzare il circolo vizioso di povertà, di discriminazione ed emarginazione. Il progetto ha reso possibile il loro concreto impegno a porre fine all’isolamento dei loro villaggi.
Il moderatore dell’evento Elena Ippoliti, Human Rights Officer, Human Rights Education and Training, OHCHR, ha presentato il panel degli speakers composto da educatori dell’IIMA, da esperti del Comitato per i Diritti del Fanciullo e da membri di organizzazioni donatrici.
Sr. Mary Josephine Isabella Antony Raj rappresentante dell’IIMA-India e Direttrice di un’organizzazione chiamata National Development Forum che lavora con giovani e bambini marginalizzati, ha presentato il programma congiunto di IIMA, VIDES e Misean Cara, che attraverso una buona prassi previene e combatte l’abbandono scolastico, l’abuso di minori, il lavoro minorile e il matrimonio precoce. Sono stati creati in 20 stati dell’India 366 parlamenti dei bambini, formando 7133 children leader (età dagli 11 ai 18 anni) e 1867 membri (età dai 5 agli 11 anni) rendendoli consapevoli delle problematiche di altri bambini e del territorio e capaci di ricercare soluzioni concrete, come ad esempio la campagna contro l’abuso di minori, la campagna contro i matrimoni precoci, la campagna contro il lavoro minorile, la campagna “No alla plastica”, le diverse campagne per preservare acqua, elettricità e natura. Inoltre hanno portato servizi concreti alla comunità come aprendo una biblioteca del villaggio, fornendo lampioni, mezzi di trasporto e strutture stradali per collegare i villaggi più remoti alla città. Il parlamento dei bambini incarna il sogno di insegnare i diritti umani nelle scuole almeno una volta a settimana, rendere l’India libera dalla corruzione e rendere l’India uno dei paesi leader nella protezione dei diritti dei bambini e dei giovani.
Il secondo speaker, Guillermo Gutierrez Mercado, coordinatore per l’educazione ai diritti umani in una scuola dell’IIMA, studente di storia ed educatore ha esposto il suo progetto svoltosi all’interno di una prigione uruguayana, mediante il quale ha aiutato i detenuti (di età inferiore ai trent’anni) a capire i diritti umani all’interno di istituti di correzione. L’obiettivo del programma è rendere i giovani consapevoli dei loro diritti e instaurare una vasta gamma di interventi in relazione alla promozione e alla protezione dei diritti umani soprattutto in contesti socioeconomico critici con target specifico di bambini e giovani. Il programma rende i giovani protagonisti e genera incontri di comunità giovanili che consente di accogliere le differenze e costruire legami sindacali.
Valerie Philpott, rappresentante di Misean Cara ha messo in luce la priorità dei progetti orientati alla creazione e alla promozione di ambienti sicuri per i bambini più vulnerabili. Misean Cara, infatti, cerca il cambiamento trasformativo sostenendo iniziative che affrontano questioni strutturali a livello locale, nazionale e internazionale, affrontando al contempo le questioni dei diritti e della responsabilità. Questa è una “trasformazione in atto” e anche il governo irlandese riconosce questo immenso e unico contributo con la sua lunga esperienza e il continuo sostegno dei missionari e dei loro progetti.
Il Prof Philip Jaffé, membro del Comitato per la protezione dei diritti dei bambini, nel suo intervento ha sottolineato il ruolo del Comitato per i diritti del fanciullo nel sostenere gli Stati membri per garantire la partecipazione dei bambini. L’empowerment dei bambini e dei giovani è complesso e richiede persone e istituzioni. Ogni componente gioca un ruolo fondamentale dove l’educazione rafforza le competenze del bambino e gli offre la capacità e l’opportunità di partecipare pienamente e responsabilmente in una società libera.
L’evento è stato co-sponsorizzato da sedici Missioni Permanenti: Egitto, El Salvador, Italia, Portogallo, Etiopia, Montenegro, Polonia, Sierra Leone, Brasile, Tailandia, Colombia, Haiti, Messico, Spagna, Santa Sede, Uruguay. Inoltre dalle associazioni NGO Working Group on Human Rights Education and Learning e Child Rights Connect, due organizzazioni composte da numerosi partner.