Ginevra (Svizzera). Il 24 gennaio 2019, in occasione della Prima Giornata Mondiale dell’Educazione, si è svolta presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra (UNOG) la Tavola Rotonda “Educazione per la pace e lo sviluppo”.
La Giornata Mondiale dell’Educazione è stata istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione mondiale sulle emergenze educative.
Secondo i dati UNICEF del 2018 sono circa 262 milioni i bambini e gli adolescenti nel mondo che non possono andare a scuola, 617 milioni di bambini e adolescenti non possono leggere e fare matematica di base, meno del 40% delle ragazze nell’Africa sub-sahariana porta a termine la scuola secondaria inferiore e circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non vanno a scuola a causa di conflitti e povertà.
La Dr.ssa Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO, nel suo Messaggio per la Giornata scrive: «Senza un’istruzione di qualità inclusiva ed equa disponibile lungo tutto l’arco della vita per tutti, i paesi non riusciranno a spezzare il ciclo di povertà che sta lasciando dietro di sé milioni di bambini, giovani e adulti. Non riusciremo a mitigare i cambiamenti climatici, ad adattarci alla rivoluzione tecnologica, e tanto meno a raggiungere l’uguaglianza di genere, senza un impegno politico ambizioso verso l’istruzione universale. Questa giornata è l’occasione per riaffermare i principi fondamentali. In primo luogo, l’educazione è un diritto umano, un bene pubblico e una responsabilità pubblica. In secondo luogo, l’istruzione è la forza più potente nelle nostre mani per garantire miglioramenti significativi nella salute, per stimolare la crescita economica, per sbloccare il potenziale e l’innovazione di cui abbiamo bisogno per costruire società più resilienti e sostenibili».
Nella Tavola Rotonda “Educazione per la pace e lo sviluppo” si è riflettuto sulla qualità dell’istruzione per la pace e lo sviluppo nel mondo, per l’eliminazione della povertà, la sostenibilità ambientale e la costruzione di società pacifiche e giuste.
All’evento hanno partecipato un gran numero di Stati e i rappresentanti della società civile. Il Dr. Omar Zniber, Ambasciatore e Rappresentante Permanente del Marocco presso l’UNOG, ha sottolineato l’importanza dell’istruzione non formale e formale, di affiancare un educatore, formatore o animatore in grado di offrire sostegno durante l’intero processo di apprendimento.
Il Dr. Tahir Hussain Andrabi, Ambasciatore e Rappresentante Permanente del Pakistan presso l’UNOG, ha detto che occorre favorire in modo particolare l’istruzione delle ragazze alla Scuola Primaria e incrementare l’istruzione femminile.
Mr. Carl Hallergard, Ambasciatore Unione Europea e Delegato UE all’UNOG, ha sostenuto che l’Unione Europea guarda all’istruzione come sostegno alla cooperazione internazionale e allo sviluppo dei valori di libertà, democrazia, diritti umani.
La Dr.ssa Maria Lucia Uribe, Presidente di Arigatou International a Ginevra, parlando di cyberbullismo e delle nuove forme di violenza tra pari, ha messo in evidenza la necessità di fornire ai minori un senso di appartenenza, un apprendimento interreligioso che possa arricchirli e un modello di cittadinanza globale che possa guidarli.
La sfida è un’educazione integrale, inclusiva ed accessibile a tutti che permetterà l’empowerment di bambini e giovani, rafforzerà la parità di genere, combatterà l’odio e l’intolleranza, migliorerà la salute e proteggerà le risorse del Pianeta. È questo l’appello per tante Figlie di Maria Ausiliatrice impegnate nell’Istruzione in tante nazioni, perché rispondano con gioia e audacia a un’educazione sistematica, permettendo ai giovani, soprattutto dei ceti popolari, di acquisire gli strumenti per accedere ai circuiti della cultura.