Asia e Africa. L’11 febbraio 2023 si è tenuto il Webinar “Maria Mazzarello & Laudato Sí”, organizzato dell’Ambito per la Pastorale Giovanile dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con la collaborazione delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore (ISS – FMA) di Asia e Africa.
All’evento hanno partecipato più di 150 tra FMA, Docenti universitari, studenti, membri delle Comunità Educanti di India, Filippine, Giappone e Africa (Etiopia e Kenya). Dopo il benvenuti e la preghiera di apertura condotta da suor Regina Mary Rathinaswamy, suor Ivone Goulart Lopes, collaboratrice dell’Ambito per la Pastorale Giovanile dell’Istituto FMA e Referente ISS-FMA, ha salutato i/le partecipanti mettendo in luce alcuni aspetti:
“L’Istituto delle FMA ha le sue origini nel mistero di un affidamento. Don Bosco è raggiunto dall’appello di Maria Ausiliatrice ‘Abbine cura, sono mie figlie!’ e Maria Mazzarello sente la chiamata: ‘A te le affido’. Le FMA accompagnano le giovani e le sorelle che sono state loro affidate da Dio e da Maria come un prezioso tesoro da custodire e guidare fino alla pienezza.
La ‘pedagogia dell’uno per uno’ si integra con l’attenzione all’insieme della comunità, sviluppando doti di coordinamento, di organizzazione e di guida. La linea di animazione e di governo di Madre Mazzarello è chiara: prima le persone e poi le opere! È una presenza che accoglie: In ogni persona scopre quel ‘deposito d’oro puro’ da valorizzare e concepisce l’animazione come una via per metterlo in evidenza. Il suo è uno sguardo ‘valorizzante’.
Una presenza che conosce e ama ogni persona, come evidenziava Enrichetta Sorbone: «Sembrava una vera giardiniera nel governo, per vedere quali fiori vi dovesse piantare o trapiantare. Quando vedeva che una non era molto adatta in un ufficio la metteva in un altro». Una presenza che si prende cura – La categoria del ‘prendersi cura’ è una di quelle che meglio definiscono Maria Mazzarello in quanto animatrice e madre. Una presenza che sa passare dalle parole al dialogo – Il colloquio è lo spazio privilegiato per l’accompagnamento personale, per una guida personalizzata: «Bisogna studiare i naturali e saperli prendere per riuscir bene, bisogna ispirare confidenza» (L 25,2). La soluzione che mette in atto è la più saggia e rispettosa delle persone, la più favorevole alla loro crescita”.
Suor Lolia Annie Pfozhumai, collaboratrice dell’Ambito, interviene poi su “Maria Mazzarello & Laudato Si’” sottolineando che “nella cascina della Valponasca, dove Maria Mazzarello divenne adolescente e trascorse gli anni della giovinezza, formò la sua vita in stretto legame con la natura e i suoi familiari.
L’aria pura della campagna, le fatiche della terra, il sole delle colline del Monferrato, l’atmosfera domestica, la discreta vicinanza di Mornese, la spinsero ad essere una donna laboriosa, ardente e vivace, con nuovi ideali, che per molto tempo rimasero un segreto per tutti. Il duro lavoro, la preghiera, la vita semplice e austera, sono le componenti essenziali che hanno formato e preparato Maria Mazzarello al futuro. Solo i sentieri tortuosi e il sole nascente tra le valli e le rupi, dalla cascina Valponasca al paese di Mornese, potevano intessere la vita della giovane.
Questo stupore di fronte alla natura si conserverà e lo valorizzerà per tutta la vita. Anche sul letto di morte, osservando la bellezza della campagna dalla finestra, saprà cogliere la bellezza della natura come riflesso della bellezza eterna. La nota domanda rivolta al padre – ‘Che cosa faceva Dio prima di creare il mondo? – non sull’essenza, ma sull’attività di Dio prima della creazione, è uno dei testi più significativi riguardo al suo senso religioso ed è una delle domande più interessanti, perché nasce dalla sua intimità con Dio, il creatore dell’Universo.
La risonanza della risposta del padre – ‘Dio contemplava se stesso, amava se stesso, adorava se stesso’ – mostra come il senso autentico della trascendenza divina abbia fortemente influenzato la sua anima infantile, fino all’età adulta. Per MM, la vita è un ‘campo di battaglia’, un tempo in cui la persona matura la sua risposta a Dio e vive la vita al meglio. Grazie a questa concezione ottimistica dell’esistenza della vita, MM era in grado di affrontare il complesso intreccio della vita; il caratteristico atteggiamento di serena allegria, che le scaturiva dal di dentro, lo coltivava in sé e negli altri, quale virtù dei forti, dei coraggiosi.
Oggi Maria Domenica Mazzarello ci insegna uno stile educativo: ci sfida a diventare uomini e donne che hanno il coraggio e la pazienza di tessere relazioni interpersonali autentiche e profonde, di ‘prendersi cura’, di amare e farsi amare, sforzandosi di porre le condizioni che promuovono la cultura della vita e la civiltà della pace e dell’amore”.
Dopo un tempo di interazione con i partecipazione suor Runita Borja, Consigliera generale per la Pastorale Giovanile dell’Istituto FMA, ha concluso il Webinar lasciando il messaggio ‘SING’ – davanti alla bellezza e alla bontà del creato, canta – attraverso alcune parole chiave:
SILENZIO. Prendetevi del tempo per stare in silenzio, dedicate un momento ogni giorno per staccare la spina dai social media. Andate offline e godetevi la natura, godetevi la compagnia delle persone ‘faccia a faccia’. Pensate bene prima di rispondere ai post sui social media.
INTERVENIRE. Impegnatevi nell’azione per migliorare la vostra comunità. Ascoltate la voce di coloro che sono esclusi nella vostra famiglia, tra i vostri amici, nella vostra scuola e nella vostra comunità. I poveri e gli esclusi non sono persone lontane da voi. Ci sono sempre persone che non ci piacciono: questi sono i ‘poveri’ che siamo chiamati ad ascoltare per rispondere alle loro grida. NUTRIRE. Prendersi cura della natura. Dio ha creato l’essere umano come parte della creazione. Pertanto, come esseri umani, abbiamo un legame di parentela con il resto della creazione. Usiamo il nostro intelletto e il nostro libero arbitrio per rispettare, proteggere, usare bene e dare continuità al resto della creazione.
GRATITUDINE. Dio ha creato il mondo, Dio ci ha creati per pura bontà. L’unica risposta adeguata è la gratitudine. Le persone grate sono persone felici, Vedono la bontà intorno a sé e diffondono la speranza anche nelle situazioni difficili, perché fanno emergere la presenza di Dio anche nei piccoli gesti.
Alcune giovani studenti dell’Auxilium College of Education di Katpadi dell’Ispettoria indiana San Tommaso Apostolo (INM) hanno così espresso il loro apprezzamento:
“Il webinar è stato molto istruttivo e ci ha fatto scoprire molte cose su Maria Mazzarello, sul suo sacrificio e sul suo desiderio di essere al servizio delle ragazze”. Nivetha
“Ho imparato molto da questo seminario su Maria Mazzarello, che anima le sue figlie ad avere ‘un cuore grande e generoso’”. Maria