Roma (Italia). L’8 marzo 2023 si celebra la Giornata Internazionale della Donna, per porre l’attenzione sul valore della donna nella cura della vita, e ricordare la strada ancora lunga per garantire i diritti alle donne in molte parti del mondo.

La Giornata Internazionale della Donna di quest’anno giunge mentre i conflitti e la violenza continuano a dilagare, la crisi economica mondiale colpisce in ogni Paese le fasce più vulnerabili della popolazione e le conseguenze dei cambiamenti climatici diventano sempre più allarmanti. In questo quadro, nonostante negli ultimi anni alcuni progressi siano stati fatti, le donne rimangono fortemente vulnerabili e oggetto di violenza e ingiustizie, anche nell’accesso alle tecnologie.

“DigitALL: innovazione e tecnologia per la parità di genere” è pertanto il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata 2023, in linea con il tema prioritario della 67a sessione della Commissione ONU che si svolge dal 6 al 17 marzo 2023, focalizzandosi su “L’innovazione e il cambiamento tecnologico e l’educazione nell’era digitale per raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze”. 

Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, il 37% delle donne non usa internet e 259 milioni di donne in meno rispetto agli uomini hanno accesso a Internet. Un approccio di genere all’innovazione, alla tecnologia e all’educazione digitale può aumentare la consapevolezza di donne e ragazze riguardo ai loro diritti e al loro impegno civico.

In occasione dell’evento “Osare la pace. Le vie dell’educazione” tenutosi il 7 marzo 2023 presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» Alexandra Valkenburg-Roelofs, Ambasciatrice dell’Unione Europea, si è così espressa: “L’avvento della digitalizzazione ha portato molti cambiamenti a livello sociale, politico ed economico. Nel contesto della parità di genere la digitalizzazione offre un mezzo concreto per supportare i diritti delle donne. Se utilizzata in modo sostenibile e adeguato, la digitalizzazione rappresenta infatti un potente motore di uguaglianza, inclusione e crescita, in grado di offrire immense opportunità alle donne di tutto il mondo”.

Il VIDES Internazionale (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo), e la FVGS Onlus (Fondazione Volontariato Giovani e Solidarietà Onlus), associazioni promosse dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, da anni lavorano per tutelare i diritti delle donne e per promuovere l’educazione come chiave privilegiata per la promozione dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile.

Nello specifico, il VIDES Internazionale, attraverso i suoi progetti di sviluppo, promuove l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 5, ovvero “Raggiungere l’uguaglianza di genere e emancipare tutte le donne e le ragazze”.

A livello internazionale, il VIDES Internazionale continua nel suo impegno a promuovere i diritti delle ragazze. Nel 2022, grazie all’implementazione di progetti di sviluppo aventi come obiettivo specifico l’empowerment femminile e la lotta alla violenza di genere, sono state raggiunte circa 6000 donne. Il VIDES include la dimensione di “uguaglianza di genere” in ogni suo tipo di intervento, rendendo questa componente trasversale a tutti i progetti, siano essi in campo educativo, sanitario o agricolo.

Grazie al progetto di ricerca sull’impatto del Covid-19 sulle condizioni di vita e sul rispetto dei diritti delle ragazze di alcune comunità tra le più vulnerabili in Kenya, Sud Sudan, India, Nepal, Ecuador e Perù, è stato possibile sviluppare e rafforzare azioni di advocacy congiunte tra le congregazioni femminili sul campo.

Inoltre, la FVGS Onlus, attraverso il sostegno a distanza, garantisce a centinaia di bambine e ragazze in Asia, Africa, America Latina ed Europa la possibilità di studiare e di crescere in un ambiente protetto sviluppando le proprie potenzialità. Opera, dunque, nella direzione del raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 4 (Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti).

In questo momento storico complesso, le parole di Papa Francesco alimentano la speranza e il desiderio di pace:

“La donna è colei che fa bello il mondo, che lo custodisce e mantiene in vita. Vi porta la grazia che fa nuove le cose, l’abbraccio che include, il coraggio di donarsi. La pace è donna. Nasce e rinasce dalla tenerezza delle madri. Perciò il sogno della pace si realizza guardando alla donna” (8 marzo 2019).

Queste parole sono altresì un invito a ricordare che tutti siamo chiamati/e a non chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie e alle violazioni dei diritti umani e ad agire, nel posto in cui viviamo, affinché i governi si attivino per realizzare programmi a difesa della donna e della parità di genere.

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