Uno degli attributi con cui è stata identificata Madre Elisa Roncallo, e attribuito in modo esclusivo a lei come Figlia di Maria Ausiliatrice, è quello di Madre buona; in queste due semplici parole che sanno di quotidianità e di fragranza di relazioni si racchiude la vita donata al caro prossimo.
Madre Elisa Roncallo, nata a Manassero, nel comune di Sant’Olcese (Genova) il 30 gennaio 1856, appartiene ad una onesta e laboriosa famiglia povera. Orfana del padre, attraverso il suo direttore spirituale conosce don Bosco che le suggerisce di andare a Mornese nel nascente Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dove colpita dall’atmosfera che vi regnava, nonostante una povertà che rasentava la miseria, decide, accompagnata dalla confondatrice, Maria Domenica Mazzarello, di consacrarsi al Signore (1874). Diventa maestra elementare, prende la patente per la ginnastica, studia il francese e il pianoforte, ma soprattutto sarà ricordata per la sua capacità di donarsi agli altri senza misura, di andare a cercare i più poveri e bisognosi, senza distinzione, di circondarsi di benefattori per portare a compimento il suo desiderio di bene, di allearsi con le istituzioni, tra cui il sindaco di Nizza M., avv. Vittorio Buccelli, per dare una risposta concreta alle esigenze del territorio.
Il suo obiettivo: vivere il sistema preventivo proprio come don Bosco; in tutto: dai piccoli stratagemmi per avvicinare le ragazze in modo simpatico, all’adesione alle opere di frontiera come le carceri femminili di Torino, dal creare gruppi nei quali radunare le giovani, alla cura delle sorelle più bisognose, scrivendo ai soldati in guerra e organizzando iniziative per mandare loro conforto.
Nel settembre del 1878 la troviamo a Nizza Monferrato, come prima direttrice del collegio delle ragazze, e dove rimarrà per tutta la vita, ricoprendo incarichi anche prestigiosi all’interno dell’Istituto, ma sarà soprattutto ricordata per la sua grande capacità di aiutare chiunque fosse in difficoltà, si faceva piccola coi piccoli, materna con chi era in preda all’incertezza, solidale con chi soffriva; capace di relazionarsi con i più piccoli e i più umili, ma anche con le autorità e le persone autorevoli della cittadina, con le quali collaborava per il bene degli ultimi e degli emarginati, in tempi in cui non esistevano assistenza e sostegno pubblici.
Alla presenza di un gruppo molto folto di Figlie di Maria Ausiliatrice e di laici provenienti non solo dal Piemonte – Alessandria, Asti, Torino e Cuneo – ma anche dall’Africa, dall’America Latina e dall’Asia, dopo l’accoglienza di sr Nanda Filippi, direttrice dell’Istituto “Nostra Signora delle Grazie”, don Paolino Siri, parroco di Nizza M. e Vaglio Saluto, ha ricordato che il bene fatto da Madre Elisa è stato come il granello di senapa: da ogni piccolo gesto è nata una pianta grande. Ausilia Quaglia ha portato i saluti dell’amministrazione di Nizza M.; sr Emma Bergandi, vicaria Ispettoriale, a nome dell’Ispettrice, sr Elide Degiovanni, ha plaudito l’iniziativa, il dott. Walter Baglietto, delegato vescovile per il Polo Culturale della diocesi acquese, ha messo in evidenza il lavoro di sinergia che si sta portando avanti tra Archivio Storico delle FMA a Nizza M. e Diocesi, con il sostegno e i contributi anche della CEI.
Sr Paola Cuccioli, responsabile dell’Archivio Storico e organizzatrice della giornata, ha aperto i lavori del convegno; la dott.ssa Tiziana Ciampolini, rappresentante italiana nella Task Force Social Innovation and Social Economy di Caritas Europa ha moderato i diversi interventi.
Il Dott. Giuseppe Baldino, Dirigente Inps – direzione regionale Piemonte ha illustrato Nizza tra fine ‘800 e primi del ‘900, sottolineando, anche, la figura di Vittorio Buccelli, uno dei sindaci di Nizza più vicini a Madre Elisa Roncallo.
La prof.ssa Ausilia Quaglia, ex allieva, insegnante in pensione ed assessore nel comune nicese, ha illustrato alcuni tratti della ricchissima biografia di Madre Elisa Roncallo; la prof.ssa Grazia Loparco FMA, docente di storia della Chiesa della Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma e Vicepresidente dell’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana ACSSA, ha introdotto alcuni spunti su “Le donne italiane tra otto e novecento. Appunti su uno scenario nuovo.”
La prof.ssa Piera Ruffinatto FMA, Preside della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma, si è soffermata su Elisa Roncallo, vera interprete del Sistema preventivo di don Bosco.
L’educazione salesiana si è trasformata praticamente nel buffet, preparato dagli allievi del CFP di Casale Monferrato che, oltre a dare prova della loro competenza attraverso la prelibatezza di quanto hanno preparato, hanno dimostrato anche una grande professionalità e simpatia nel servizio. Nel pomeriggio i loro colleghi dei corsi di Nizza M. Operatore Agricolo e Operatore del Benessere-estetica hanno presentato i loro corsi e hanno fatto visitare i nuovi e moderni laboratori dove in stile salesiano, oltre che un lavoro, i giovani imparano a sviluppare tutte le loro energie di bene; in questo modo possono crescere come onesti cittadini, buoni cristiani e futuri abitanti del cielo.
Nel pomeriggio la mostra “Madre Elisa Roncallo donna, religiosa, educatrice d’azione” preparata nella Chiesa del Sacro Cuore, dove lei stessa aveva espresso il desiderio di essere sepolta per poter continuare a guardare e pregare per le sue mate.
In questo scenario il dott. Maurizio Martino e prof.ssa Silvia Stanchi, della compagnia teatrale “alla Madonna”, hanno letto il carteggio tra l’on. Vittorio Buccelli e Madre Elisa Roncallo, che testimonia il loro grande zelo per delle persone che avevano urgenze impellenti sia per situazioni familiari disagiate, sia per problemi educativi dei figli.
Una giornata ricchissima, all’insegna di una figura che andrà ancora studiata e di cui sarà interessante approfondire sempre più il legame con il territorio.
Prossimamente sul sito dell’Archivio Storico Nizza ci saranno foto e video sulla giornata.
Le lettere di Madre Elisa Roncallo al Caporal Maggiore Carlo Frola