Tipperary (Irlanda). Il 12 ottobre 2024, in un Centro per conferenze a Tipperary, in Irlanda, il Gruppo Cosmologico delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria N. S. Regina d’Irlanda (IRL) ha organizzato una Conferenza sull’Ecologia integrale per le FMA e i collaboratori laici delle Comunità di Dublino e di Limerick, tenuta da Diarmuid O’Murchu, Missionario del Sacro Cuore di Gesù (MSC).

Il tema della conferenza, in linea con la scelta prioritaria del Capitolo generale XXIV di “assumere l’ecologia integrale come dimensione della vita e della missione educativa”, ha aperto la strada all’approfondimento dell’enciclica Laudato si’.  I/le partecipanti sono stati invitati a riflettere sulle parole di Papa Francesco nella Laudato si’: “Non è superfluo insistere ulteriormente sul fatto che tutto è connesso” (LS n° 138)  e “La natura non può essere considerata come qualcosa di separato da noi o come un semplice ambiente in cui viviamo.  Siamo parte della natura, inclusi in essa e quindi in costante interazione con essa” (LS n° 139).

A partire da queste affermazioni, il relatore ha aiutato a riflettere sul fatto che “apparteniamo alla grande comunità della vita, pertanto non è possibile alcuna esclusione, tutti sono sacri. Gesù è il volto umano di Dio reso radicalmente visibile qui sulla terra, la sua venuta segna l’incarnazione di Dio tra noi.  Gesù era aperto e inclusivo nel suo approccio verso un senso più pieno della vita – conosceva la bisogno di stare insieme, di fare comunità, lo si trova spesso a celebrare con gli altri nell’ambiente locale – Gesù si è sforzato di rielaborare la tradizione del suo popolo che trattava la terra come sacra.

Gesù è il volto umano di Dio reso radicalmente visibile qui sulla terra, la sua venuta segna l’incarnazione di Dio tra noi.  Gesù è stato inclusivo nel suo approccio verso un senso più pieno della vita: conosceva la necessità di stare insieme, di fare comunità, lo si trova spesso a celebrare con gli altri nel loro ambiente locale. Gesù si è sforzato di rielaborare la tradizione del suo popolo che trattava la terra come sacra”.

Diarmuid O’Murchu ha citato lo studioso di Scritture John Dominic Crossan che ha affermato: “Stiamo aspettando l’intervento di Dio, ma Dio sta aspettando la nostra collaborazione”.

Ha dunque invitato a permettere allo Spirito di Dio di condurre le cose nel proprio cammino e a permettere allo Spirito di Dio di pregare in ciascuno/a, citando Paolo, “Noi siamo il Corpo di Cristo” e tutto il Corpo di Dio è sacro. Ha detto inoltre: “Apparteniamo a una parte del nostro pianeta Terra e, come Gesù, siamo chiamati a ripensare il nostro senso di appartenenza”.

Come dice lo studioso cattolico Thomas Berry: “L’intera diversità delle funzioni vitali viene esercitata non come individui o specie, ma come comunità, che comprende i fattori sia fisici sia organici di una determinata regione. Una bioregione di questo tipo si auto-propaga, si auto-alimenta, si auto-guarisce ed è una comunità che si auto-appaga.  Ciascuno dei sistemi vitali componenti deve integrare il proprio funzionamento all’interno di questa comunità per sopravvivere in modo efficace” (Sogno della Terra, 163-171).

I/le partecipanti hanno apprezzato l’opportunità di ascoltare e di confrontarsi con i temi trattati, individuando i modi per tradurli in realtà nella vita di tutti i giorni.

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